A partire da lunedì 4 maggio alcuni parchi e aree verdi torneranno accessibili al pubblico. L’Amministrazione ricorda che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020, che ha permesso la riapertura di queste aree, dispone che chi vi accede dovrà rispettare le disposizioni relative al distanziamento sociale e al divieto di assembramenti. Lo stesso DPCM raccomanda a chi svolge attività motoria di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone e a chi svolge attività sportiva di mantenere la distanza di almeno due metri.
In base a quanto stabilito con successiva Ordinanza regionale n.539 del 3 maggio, l'uso di mascherine o di coperture alternative per bocca e naso è previsto per l'attività motoria, mentre se si pratica attività sportiva intensa occorrerà indossarle non durante, ma solo prima e dopo.
È comunque vietato l'utilizzo di attrezzature sportive e per il gioco dei bambini.
La riapertura delle aree verdi avverrà in modo graduale per garantire maggiori possibilità di controllo degli spazi da parte delle forze dell’ordine. Le prime a tornare fruibili saranno quindi quelle che per ampiezza favoriscono il rispetto delle misure di sicurezza da parte dei cittadini.
Rimarranno invece chiusi al pubblico, almeno fino al 17 maggio, i seguenti parchi:
Parco del Sorriso (viale Italia);
Parco di via Bellini;
Parco di viale Europa;
Parco di via Aldo Moro;
Parco di via Tortini;
Parco Baden Powell (via Precacesa);
Parco Margherita Hack (via Fascetti);
Parco di via Marconi;
Parco di Via Lago di Garda;
Parco delle Lavandaie (via Lungo Adda Bonaparte);
Giardino delle Età (via delle Orfane).
Si precisa inoltre che, in base a quanto stabilito dal DPCM i centri ricreativi sono chiusi, di conseguenza anche il Parco Belgiardino, che rientra in questa categoria, rimarrà inaccessibile al pubblico almeno fino al 17 maggio.
Le aree per lo sgambamento dei cani rimarranno accessibili e fruibili da un massimo di tre persone contemporaneamente, fermo restando l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Potranno riprendere anche le attività di coltivazione diretta alla produzione per autoconsumo degli orti comunali. Si consiglia agli affittuari che intendono recarsi al proprio terreno di munirsi di una copia del contratto di locazione per attestare il titolo di possesso, in caso di controlli da parte delle forze dell'ordine.
Lodi, 2 maggio 2020