Lunedì 4 novembre 2018 si tengono le commemorazioni in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale e dei caduti di tutte le guerre.
Le celebrazioni si svolgono in occasione della tradizionale 'Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate', appuntamento sentito e partecipato da sempre in tutta Italia.
PROGRAMMA
Ore 9.30
Ritrovo dei partecipanti in Piazza Broletto.
Ore 9.40
Posa di una corona del Comune di Lodi.
Ore 9.50
Partenza del corteo per Piazza Medaglie d’Oro percorrendo Corso Roma e Via XX Settembre.
Ore 10.05
Arrivo in Piazza Medaglie d’Oro – lato via XX Settembre e posa corona del Comune di Lodi.
Ore 10.10
Partenza del corteo per Piazza Zaninelli – Porta Cremona.
Ore 10.20
Arrivo nel Santuario di Santa Maria delle Grazie e sistemazione autorità.
Ore 10.30
Santa Messa celebrata da S.E. il Vescovo di Lodi.
Ore 11.20/11.30
Piazza Zaninelli – Monumento ai Caduti – Inizio cerimonia:
• Apertura a cura dello speaker;
• Passaggio in rassegna Prefetto;
• Alzabandiera a cura dei Carabinieri (la bandiera viene consegnata da una studentessa);
• Deposizione corone del Prefetto della Provincia, del Sindaco, del Presidente della Provincia e della Regione Lombardia;
• Lettura della Preghiera per i Caduti a cura del signor Franco Scaricabarozzi;
• Lettura messaggio Presidente della Repubblica a cura del Capo di Gabinetto della Prefettura;
• Lettura del messaggio del Ministro della Difesa da parte del Caporale Maggiore Scelto dell’Esercito Marseglia Pietro;
• Discorsi autorità – Prefetto, Sindaco di Lodi e Presidente della Provincia.
Ore 12.20/12.30
Conclusione della cerimonia a cura dello speaker.
A seguire
Onori al Prefetto da parte del Comandante del Reparto dell’Esercito Capitano Vecchio Egidio.
A seguire
Banda con marce.
Lodi, 30 ottobre 2019
Rivolgo un caro saluto alle Autorità civili, militari e religiose,
ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma,
e a tutti i cittadini
Oggi, davanti al Monumento ai Caduti, abbiamo ricordato un evento decisivo per la storia del Paese: la firma delll’Armistizio di Villa Giusti, a Padova, tra l'Italia e l'Impero austroungarico, che pose fine al primo conflitto mondiale.
Con questa celebrazione vogliamo rendere omaggio agli italiani, uomini e donne, che negli anni della guerra hanno perduto la propria vita per la Patria, per la libertà e per costruire un futuro di pace. Le nostre truppe combatterono battaglie estenuanti, nel fango delle trincee, senza cibo, sotto le intemperie e vivendo in uno stato di tensione continua e logorante. Il loro sacrificio deve rimanere un modello e una guida per il lavoro quotidiano e prezioso delle Forze Armate che svolgono delicate missioni di pace nel mondo e delle Forze dell’Ordine che proteggono le nostre città.
Colgo l'occasione per ringraziare anche tutti gli altri soggetti che operano al fine di rendere più sicuro il nostro territorio: i Vigili del Fuoco, gli operatori dei servizi di soccorso, la protezione civile e i volontari delle associazioni che si sono prodigati negli ultimi giorni di ottobre per gestire l'emergenza e far sì che gli effetti del maltempo fossero tenuti sotto controllo. Sono esperienze come questa a dimostrare quanto la dedizione e il sacrificio siano valori comuni e imperituri, capaci di attraversare ogni epoca. E' quindi giusto e doveroso esaltare chi si pone al servizio della comunità, in tante forme diverse, ma tutte egualmente generose.
La prima guerra mondiale è stata un banco di prova: gli italiani sono riusciti a trovare le forze e il coraggio per ricominciare, restando uniti, compattandosi come comunità nazionale intorno a un obiettivo condiviso.
Anche oggi siamo chiamati ad essere uniti e a impegnarci responsabilmente per far fronte a una situazione economica che, dopo gli anni più duri della crisi, si presenta ancora critica, per contrastare l'individualismo imperante e l'atteggiamento sfiduciato nei confronti delle istituzioni, per coinvolgere le nuove generazioni che spesso purtroppo preferiscono restare ai margini, nell'indifferenza da parte di noi adulti.
Dobbiamo continuare a tenere vivo l’orgoglio per le nostre radici e per la nostra storia, rinnovando i valori fondamentali di libertà, giustizia, responsabilità, gli stessi in cui credevano anche i soldati che, a dispetto della loro giovane età, in quel primo conflitto mondiale si arruolarono e seppero farsi onore.
Il rispetto delle regole è un altro elemento imprescindibile per costruire una società civile e pacifica, per questo il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione dell'adesione alle leggi, della correttezza nei confronti delle persone e nel rispetto della loro dignità.
Mi rivolgo soprattutto ai giovani, perché domani saranno loro le madri e i padri di questa società e sarà loro il compito di rinnovarla e portarne avanti gli ideali. Non lasciate che il 4 novembre passi come un anniversario vuoto, incapace di parlare alle coscienze. Riempitelo di significato, immaginate le speranze e le aspirazioni di quei ragazzi che andarono in guerra e fatele vostre: guardare al passato sarà il primo passo per costruire il futuro.
Lodi, 4 novembre 2019
Il Sindaco di Lodi
Sara Casanova