La Cooperativa Famiglia Nuova ha rinunciato lunedì 10 giugno alla gestione a titolo oneroso degli spazi dell’ex Centro di partecipazione giovanile sito in piazzale Forni. L’aggiudicazione era stata formalizzata in data 14 maggio in seguito alla chiusura della procedura ad evidenza pubblica per la locazione dell’immobile di proprietà comunale ad uso “servizi ricreativi, sportivi, culturali o scolastici”.
“La scelta della cooperativa è stata dettata da un fraintendimento delle condizioni contrattuali - dichiara Mariarosa Devecchi, presidente di Famiglia Nuova. "Eravamo convinti che, in applicazione dell’articolo 24 del Regolamento comunale per la gestione e per la vendita dei beni immobili patrimoniali, il bando potesse prevedere una scontistica del canone di locazione, determinato in 1616 euro mensili, data la finalità sociale dell’attività da noi proposta”.
Gli uffici comunali hanno tuttavia chiarito che la citazione dell’art.24, contenuta nel bando, si è resa necessaria esclusivamente per precisare la destinazione d’uso dell’immobile, senza alcun riferimento a eventuali riduzioni. Il riconoscimento delle stesse non sarebbe stato possibile, essendo l’avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse aperto non solo alle associazioni, ma anche al mercato per cui non è prevista alcuna forma di agevolazione.
“Siamo dispiaciuti per quanto accaduto - prosegue Devecchi - si è trattato di un errore di valutazione da parte nostra. Ringraziamo gli uffici e l’Amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata”.
L’assessore con delega alle Politiche giovanili Giusy Molinari annuncia che a breve sarà pubblicato un nuovo avviso di indagine per la presentazione di manifestazioni di interesse, rivolto non più al mercato, ma unicamente alle associazioni interessate a gestire l’ex Centro di partecipazione giovanile. La procedura era già stata programmata dagli uffici, qualora il primo tentativo di affidamento degli spazi fosse andato a vuoto: “Quello proposto da Famiglia Nuova è un progetto certamente valido e ben strutturato che avrebbe consentito di rivitalizzare l’ex Centro di partecipazione giovanile, nel rispetto della sua originaria vocazione, mettendo in campo una grande varietà di attività creative e di formazione, rivolte ad adolescenti e giovani in condizioni di disagio. E’ con rammarico quindi che apprendiamo la decisione di Famiglia Nuova di rinunciare alla gestione dell’ex linificio, ma chiaramente rispettiamo la scelta. Gli uffici sono già al lavoro per predisporre, come era stato previsto, un appalto con possibilità di riduzione del canone di locazione, in base a quanto disposto dall’articolo 24 del Regolamento per la gestione e per la vendita dei beni immobili patrimoniali”.
Lodi, 12 giugno 2019