Cinque impegnati in Biblioteca
civica, Archivio Storico e nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, sei nei progetti di assistenza ed inclusione sociale, uno nel campo
delle politiche giovanili.
Sono complessivamente dodici i
giovani di cui l’Amministrazione comunale di Lodi intende giovarsi nel corso
dell’anno 2019 quali volontari del Servizio Civile Nazionale (ora ‘Servizio
Civile Universale in Italia e all’estero’, ai sensi del D.M. 11 maggio 2018,
n°. 58) selezionati da parte
dell’Associazione Comuni del Lodigiano (A.C.L.), che cura nel territorio i
rapporti amministrativi, formativi e di certificazione dei volontari sia nei
confronti della Regione Lombardia sia del Dipartimento della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
L’approvazione dei tre progetti di
Servizio Civile elaborati dagli assessorati comunali è avvenuta nella seduta di
Giunta di lunedì 7 gennaio, alla ripresa delle attività ordinarie dopo la pausa
natalizia. Ora sarà l'A.C.L., accreditata al Servizio Civile Nazionale a raccogliere e predisporre la documentazione per conto di tutti gli associati, ad attivare l'iter di richiesta al fine dell'approvazione e, se e una volta ottenuta, procedere poi con le assegnazioni relative ai singoli progetti.
Il primo è ‘Lodi cultura’ e intende coinvolgere cinque giovani nei servizi della Biblioteca Laudense,
dell’Archivio storico e dell’Ufficio cultura, in un’ottica mullti-disciplinare
che dia loro modo di osservare ed imparare a gestire gli ambiti di attività di
taglio culturale. L’assessorato coordina infatti tradizionalmente in un unico
sistema le espressioni tipiche di creatività quali il teatro, la musica, la
fotografia, la danza e le arti visive e grafiche. La cultura non rappresenta
solamente un evidente volano per l’economia e il turismo, ma favorisce anche la
crescita e una consapevolezza personale che i giovani avranno dunque modo di
sviluppare ad ampio raggio. In tal senso l’organizzazione di eventi, la
comunicazione e il marketing, la raccolta dati e analisi, la collaborazione con
il personale comunale e la formazione continua sul campo sono le principali
attività attese.
Il secondo progetto è ‘Detto
fatto’ e riguarda l’impiego di una risorsa nell’ambito delle politiche
giovanili, in particolare nel servizio di Informagiovani, settore importante e
che presenta molte sfaccettature: nell’attuale contesto si richiedono
flessibilità, formazione continua, disponibilità agli spostamenti, solida
preparazione, capacità di lavorare in team e far emergere le cosiddette ‘soft
skills’ oltre alle competenze tecniche. Per questo il Comune intende da un lato
consolidare ed incrementare le iniziative avviate negli ultimi anni
dall’Informagiovani, dall’altro riprogettarne di nuove con l’aiuto di una
risorsa dinamica e volenterosa, che sappia proseguire e innovare il lavoro di
rete con le istituzioni, il mondo dell’associazionismo locale e le realtà del
privato sociale.
Il terzo progetto approvato in
Giunta si intitola ‘Insieme si cresce’, riguarda le politiche sociali ed in
particolare i temi della disabilità, del disagio degli adulti e delle fasce di
popolazione in ‘terza età’, i minori in condizione problematiche e i casi di
esclusione sociale. I sei volontari richiesti potrebbero essere impegnati sia presso la sede dell’assessorato in via Volturno/Corso Umberto I, sia al Centro
Anziani di via Paolo Gorini, in attività quali il trasporto sociale (nel solo
anno 2017 sono stati realizzati più di 2.000 trasporti, spesso fruiti da
persone anziane o disabili), l’accoglienza nelle strutture, la prima
decodificazione del bisogno, l’orientamento, la cura del rapporto con le
famiglie di riferimento affiancando gli operatori, la formazione continua sul
campo.
“Siamo soddisfatti – commenta per l’Amministrazione il
Vicesindaco Maggi – di aver proposto questi progetti all'A.C.L. in quanto riteniamo di aver compiuto una scelta con lo sguardo sul futuro della nostra
città e del territorio intero. Fanno parte infatti di un
più ampio pacchetto di ben sedici proposte elaborate nel Lodigiano, che ora l'ACL si incarica di seguire da vicino presentandole alla Regione Lombardia per il primo step. Ciò
significa che non solo il capoluogo Lodi ma tutto il sistema è sensibile al
coinvolgimento dei giovani e ne promuove la collaborazione con gli Enti
locali, consentendo loro di acquisire strumenti per affinare le proprie competenze e
responsabilità pubbliche: ne avvertiamo oggi un grande bisogno”.
Secondo le
normative in vigore, i giovani che potrebbero entrare in servizio hanno un’età
compresa tra i 18 e i 29 anni e ricevono un compenso mensile esente da imposizioni
tributarie e non imponibile ai fini previdenziali, che dà diritto eventualmente
anche a crediti formativi universitari. L’impegno lavorativo corrispondente per
ognuno è di 25 ore settimanali.
La spesa complessiva a carico del
Comune, che sarà corrisposta ad A.C.L., ammonta a 9.000 euro.
Lodi, 8 gennaio 2019