POESIA, IL CORPO SEGRETO: TRE POETI METTONO SOTTO PROCESSO LA LUSSURIA E I SUOI SIGNIFICATI
La lussuria è forse il più intrigante dei vizi capitali. Stranamente oggi rischia di essere più verbale e virtuale che non reale. I nostri nonni la sapevano lunga: quando di qualcosa gira troppo fumo, significa che l'arrosto non c'è o è andato bruciato.
Partendo da questa constastazione, tre poeti (Giancarlo Majorino, Luigi Cannillo e Guido Oldani), con la loro esperienza singolare del verso, istruiscono un "processo" sulla lussuria, dall'esito tutt'altro che prevedibile.
Poesia, il corpo segreto, è il titolo dell'incontro, in programma sabato 16 maggio (ore 18.00, Archivio Storico Comunale di via Fissiraga) nell'ambito del festival I sette peccati capitali. Lussuria!
Giancarlo Majorino nasce nel 1928 a Milano, dove vive. Poeta e critico, insegna alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. E' stato cofondatore e redattore responsabile della rivista culturale Il corpo e della rivista Manocomete e cofondatore e direttore della rivista di poesia Incognita. Tradotto in inglese, francese, russo, spagnolo, figura in più antologie straniere; suoi testi e saggi interpretativi sono apparsi sulle più importanti riviste italiane e su alcune riviste straniere. Numerosi i suoi testi teatrali, più volte rappresentati.
È presidente della Casa della Poesia di Milano, che ha sede presso la Palazzina Liberty di Largo Marinai. Majorino inizia a scrivere molto presto, valendosi pure di un clima familiare molto aperto e di discussioni continue e della partecipazione al lavoro di sua madre, autrice di romanzi e di novelle. Per un certo periodo si dedica anche alla pittura, tappezzando le pareti di casa con disegni e tempere. Sempre molto curioso, entra in svariate attività lavorative e culturali.
Durante la guerra sfolla con la sua famiglia a Crema, città che rimarrà un punto di grande riferimento per la sua vita poetica. Studia intanto giurisprudenza, laureandosi. Nel '50 conosce Enrica Villain, che diventerà la sua "con-sorte". Dopo il servizio militare e il primo impiego in banca, nel 1956 conosce il filosofo Luciano Amodio, che era al centro di un gruppo di intellettuali tra cui lo psicanalista Fachinelli e il poeta Pagliarani. Nel '59 esce presso l'editore Schwarz la sua prima opera, La capitale del nord; Vittorini pubblicherà nel 1963, sulla sua prestigiosa rivista Il Menabò, un gruppo di poesie. Nello stesso anno vince un concorso ministeriale e inizia l'insegnamento di storia e filosofia nei licei, occupazione che lascia poi nel 1982, per riprenderla nel 1990 alla Nuova Accademia di Belle Arti, dove ancora adesso insegna semiotica, analisi della scrittura ed estetica. Ha pubblicato vari libri di poesia e partecipato a numerosi incontri in Italia e all'estero. Nel 2007 gli è stato attribuito l'Ambrogino d'Oro.
Tra le sue opere di poesia e prosa, La capitale del nord (Schwarz 1959; Edizioni dell'Arco, Milano, 1994), Lotte secondarie (Mondadori 1967), Equilibrio in pezzi (Mondadori 1971), Sirena (Guanda 1976), Provvisorio (Mondadori 1984), Ricerche erotiche (Garzanti 1986), La solitudine e gli altri (Garzanti 1990), Cangiante (Scheiwiller 1991), Sosia. Lampada (Edizioni Rizzardi 1994), Tetrallegro (Mondadori 1995), Le trascurate (Stampa edizioni 1999), Autoantologia (Garzanti 1999), Gli alleati viaggiatori (mondatori 2001), Prossimamente (Mondadori 2004), Viaggio nella presenza del tempo (Mondadori 2008).
Luigi Cannillo è nato e vive a Milano, svolgendo l'attività di insegnante di lingua e letteratura tedesca nella scuola media superiore. Ha insegnato in corsi per universitari ed è autore di testi scolastici. Ha pubblicato le raccolte di poesia Transistor (TS, Novara, 1986); Volo simulato (Campanotto, Udine, 1993), Sesto senso, (Campanotto, Udine, 1999) e Cielo privato (Edizioni Joker, Novi Ligure, 2005). Singole poesie sono state pubblicate su numerose riviste e, in qualità di poeta, saggista o curatore, ha partecipato a diverse iniziative antologiche. È componente dell'Associazione Culturale Milanocosa, per la quale ha ideato e coordinato eventi culturali. Ha partecipato a performance e spettacoli teatrali, collaborando con musicisti e artisti visivi. Si occupa dell'organizzazione di rassegne e iniziative di scrittura creativa, anche in collaborazione con enti pubblici e con le Case Circondariali di San Vittore e di Opera.
Guido Oldani è nato nel 1947 a Melegnano, dove vive. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie, come Alfabeta, Paragone, Il Belpaese, Poesia. E' del 1985 la sua raccolta Stilnostro, introdotta da Giovanni Raboni. Ha contribuito alla riscoperta del poeta vociano Clemente Rebora (1885-1957), curando, nel 1986, il volume unico della rivista Psichopatology a lui dedicato. Il suo lavoro poetico si snoda essenzialmente attraverso gli annuari di poesia dell'editore Crocetti (1997-2000). E' presente in alcune antologie, 80 Poesia, Poeti d'inverno, Poesia 89, Poesia italiana (1952-1988), La via lombarda. Negli anni novanta le riviste Kamen e Block Notes gli hanno dedicato l'intera sezione critica. Di lui hanno scritto, fra gli altri, Angelo Romanò, Mario Spinella, Luciano Erba, Maurizio Cucchi, Giancarlo Majorino, Tiziano Rossi, Giorgio Luzzi, Giuliano Gramigna e Roberto Sanesi. E' stato invitato al festival internazionale Milano Poesia 1987 e nel 1988 vi ha presentato la delegazione dei poeti russi, ricevendo a sua volta l'invito per Mosca. Ha rappresentato l'Italia al convegno internazionale della Fondazione Vardo (Stoccolma, 1997). Ha fatto parte della delegazione dei poeti italiani a New York nel 1999. Collabora come critico letterario e conduttore di rubriche di poesia con il quotidiano Avvenire. Fa parte del comitato scientifico del mensile Luoghi dell'infinito.
(14-05-2009)