Il Comune di Lodi promuove la mostra Benito Vailetti  - Bohèmien dell'Adda, curata da Mario Quadraroli e allestita presso la Banca Centropadana, in Corso Roma 100.

Figlio d’arte, Benito Vailetti apprese dal padre Giuseppe, che seguiva portandogli la cassetta dei colori ed il cavalletto nelle sue scorribande per la campagna e lungo il fiume, i segreti di una tecnica pittorica assimilata da autodidatta, e che praticò in seguito in una serie copiosissima di opere. Si cimentò tanto nell’olio che nell’acquerello, tecnica in cui raggiunse gli esiti migliori, specie nelle nature morte.
Ebbe una esistenza piuttosto tormentata, tanto sul versante affettivo che su quello economico, con alti e bassi continui di fortuna, ma conobbe anche il successo di pubblico, che apprezzava la sua produzione di paesaggista dal buon mestiere, spesso ricalcato sull’impronta paterna, per quanto Benito tenesse ad esprimere la propria originalità con una sorta di orgoglio puntiglioso.
La mostra “I Vailetti, una famiglia di pittori a Lodi nel Novecento” del 2010 ha consentito un'esauriente valutazione critica dell’opera di Benito, proprio nel suo rapporto di similitudine e alterità sia con il padre che con il fratello maggiore Santino, pure pittore.

Così si autopresenta Benito Vailetti in un foglio datato 1969:

“II mio nome è Vailetti Benito pittore e figlio d’arte, non ho nessun premio di pittura da offrire al pubblico e non ho mai partecipato a concorsi ed estemporanee perciò per i critici e per il mondo dell’arte sono un perfetto sconosciuto, ho 35 anni e da 20 studio e dipingo con la massima serietà di autodidatta quale sono (anche nei confronti di mio padre mori quando avevao 14 anni). Penso che nessuna letteratura possa innalzare o diminuire il valore intrinseco di un dipinto, o di una poesia o musica, perché il fatto awenuto è sempre presente all’occhio, all’orecchio ed alla sensibilità della grande massa del pubblico, i quali da spettatori obbiettivi o no sapranno captarne i valori di contenuto.”

Dall'11 novembre al 2 dicembre - Inaugurazione il 10 novembre alle ore 18.00,  Atrio Banca Centropadana

Orari di apertura a pubblico:
da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.00

sabato e domenica  dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Ingresso libero

(29/10/2018)