Per la stagione di Musica 2018/2019 del Teatro alle Vigne a cura dell’Associazione Amici della Musica "A. Schmid", con la direzione artistica del M° Paolo Marcarini, il Comune di Lodi propone il concerto di Domenico Nordio e il Quartetto d'archi dell'Orchestra Verdi di Milano, che si tiene il giorno sabato 16 febbraio 2019 alle ore 21.00 presso l'Aula Magna del Liceo Verri, in via San Francesco 11.
Abbonamenti
- intero: 88 €
- ridotto (under-25 e over-65): 78 €
- ridotto (soci Amici della Musica "A. Schmid") 70 €
Biglietti
- intero: 15 €
- ridotto (under-25): 5 €
- ridotto (over-65 e soci Amici della Musica "A. Schmid"): 12 €
- ridotto (studenti Gerundia, Gaffurio e Conservatorio): 2 €
Teatro alle Vigne
Tel. 0371 409.855
e-mail: teatroallevigne.biglietteria@comune.lodi.it
Domenico Nordio e il Quartetto d’Archi dell’Orchestra Verdi di Milano
W. A. Mozart
Adagio e Fuga K. 546 per quartetto d’archiDivertimento K. 136 per quintetto d’archi
Divertimento K. 138 per quintetto d’archi
Serenata per quintetto d’archi K. 525
(Piccola serenata notturna)
Domenico Nordio ha tenuto concerti nelle sale più prestigiose, dalla Carnegie Hall alla Scala; solista con con le maggiori orchestre, dalla London Symphony a Santa Cecilia. Incide per Sony Classical; le sue ultime registrazioni includono Respighi e Dallapiccola con la Filarmonica Toscanini di Parma, Castelnuovo-Tedesco e Casella con l’Orchestra della Svizzera Italiana, Busoni e Malipiero con l’Orchestra Verdi di Milano. Dal 2017 è Artista Residente dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Il pezzo che molti riconosceranno è la Serenata. Nell’agosto 1787, in occasione di una ricorrenza festiva, destinata ad una esecuzione da tenersi in un elegante cortile o in giardino di un palazzo principesco, viene commissionato a Mozart questo pezzo. Lui stava lavorando al II atto del Don Giovanni (un’eco qui delle feste che si svolgono nell’opera?). Inoltre, un richiamo alle deliziose composizioni giovanili salisburghesi - come appunto i Divertimenti che ascoltiamo in precedenza. In contrasto, la serata è aperta dalla tonalità drammatica dell’Adagio e fuga, con la supremazia dell’emotività sulla scrittura rigorosa, inducendo Mozart a un contrappunto selvaggio. L’immagine è quella di un turbine che travolge, in nome della passione, i generi e la loro codificazione storica.