Il Comune di Lodi promuove la mostra “I colori
che raccontano emozioni” di Enrico Suzzani, in programma dal 1° al
23 dicembre presso l’ex chiesa di San Cristoforo.
Nota bibliografica dell'artista:
“Enrico Suzzani è nato a Codogno il 23
luglio 1957.
Risiede e lavora a Camairago (LO) con
studio presso il Castello Borromeo e presso lo Studio Novello a Codogno.
Inizia il suo percorso formativo frequentando
l’Accademia di Brera con Gianfranco Manara; dal suo maestro assimila i vocaboli
più sottesi della scrittura naturalistica.
Determinante è anche l’incontro con
Giuseppe Novello, i cui amichevoli suggerimenti lo orientano ad una sensibilità
nuova per la natura, facendogli scoprire nelle cose semplici sentimento e
poesia.
Frequenta un corso presso un laboratorio
di restauro pittorico su tela e tavola di oli e dipinti; compie studi su
tecniche antiche, sperimentandole personalmente al fine di possedere un maggior
bagaglio culturale e tecnico.
Apprende l’arte incisoria presso
l’Accademia Raffaello di Urbino con l’ausilio del prof. Renato Bruscaglia,
specializzandosi con successo nelle varie tecniche calcografiche: acquaforte,
acquatinta, maniera nera, maniera zucchero e pittorica, partecipando in seguito
a collettive e concorsi di livello nazionale.
Intraprende frequenti viaggi in Bretagna
dove riporta impressioni e studi su temi e colori già cari agli impressionisti.
A partire dal 1988 partecipa a rassegne e
premi nazionali, tiene collettive e personali in varie città d’Italia.
Vince il 2° premio della I e della II
edizione del “Premio Carlo dalla Zorza” (1996, 1998) organizzato dalla Galleria
d’Arte Ponte Rosso di Milano.
Nel 1999 gli viene assegnata a Lodi,
nell’ambito della XXII edizione della rassegna “Oldrado da Ponte”, la medaglia
d’oro alla memoria di Mons. Luciano Quartieri; partecipa alla “Biennale di
Grafica Città di Castelleone” e alla mostra “Incisori Italiani” a Vigonza (PD)
dove è presente anche l’anno successivo.
Nel 2000 vince il 4° premio della III
edizione del Premio Carlo dalla Zorza .
Nel maggio del 2003 un suo ‘interno nello
studio’ entra a far parte della Raccolta d’Arte Lamberti di Codogno.
Nel 2006 al 49ème Salon des Beaux-Arts du
Chatou a Parigi riceve il premio speciale del Conseiller Général.”
Dicono di lui:
“… Suzzani dipinge con naturale eleganza,
non solo ciò che vede ma ciò che sente: gli odori e il tepore dell’interno del
suo studio e le atmosfere di un pomeriggio di primo autunno. Allo stesso modo
egli trasmette il freddo di una giornata d’inverno a Pizzighettone, osservando
la desolazione delle strade…” (Vittorio Sgarbi, 2006)
“… abbiamo parlato dei valori primari del
paese che ci porterebbero a confronti, assonanze con altri artisti padani ben
noti, come Giuseppe Novello o Gianfranco Manara o Renato Vernizzi. E alla
maestria di questi pittori ci riporta Enrico Suzzani.…
Con la sua innegabile personalità Suzzani
ha raccolto l’intimismo di Manara, la suggestione serotina di un giardino
nascosto, illuminato dal rosso di un fiore, il viola appassito di un mazzetto
che intenerisce un interno estivo, la letizia di una finestra che si apre sulle
piante ingiallite di un viale. E’ una visione del mondo tutta piccola, di
sapore gozzaniano, in cui si ritrova tanta pittura lombarda, un reale a portata
di mano, intenerito da una lunga consuetudine pittorica sulla quale si potrebbe
stendere un saggio…” (Raffaele De Grada da “Realtà e realismi
nella pittura lodigiana”).
(05/10/2018)