Per la stagione di Prosa - Fuori abbonamento 2017/2018 del Teatro alle Vigne, il Comune di Lodi propone Mai una laurea, che si tiene il giorno sabato 28 ottobre 2017 alle ore 21.00 presso il Teatro alle Vigne, in via Cavour 66.
BIGLIETTO: intero 15,00 euro \ ridotto 12,00 euro
È previsto un costo di prevendita con importo massimo di 1,00 euro.
Per maggiori informazioni:
Teatro alle Vigne
Tel. 0371 409.855
Fax 0371 409.499
e-mail: teatroallevigne.biglietteria@comune.lodi.it
Il mondo dell’università, la vita di un ventenne di provincia, la potenza del web, la forza dei propri sogni. Sono questi i temi messi in scena nello spettacolo nato dal grande successo sul web di Filippo Caccamo, comico e cabarettista lodigiano che si è guadagnato la fama a livello nazionale grazie ad alcune apparizioni televisive, ma soprattutto grazie ai suoi video, pubblicati online e decisamente virali, con cui dipinge un divertente spaccato della vita universitaria.
In un’ora e mezza di show, Caccamo è solo sul palco, dove porta monologhi, spezzoni di vita, dando vita a una carrellata di personaggi attraverso i quali racconta la vita quotidiana di uno studente universitario di provincia, tra esami e viaggi da pendolare, aperitivi e studio in biblioteca, feste e colpi di fulmine.C’è “Omevo”, studente di lettere classiche che riveste perfettamente i panni del secchione, ci sono i ragazzi qualunque, quelli che si annoiano per le lezioni troppo lunghe o che perdono tempo sullo smartphone invece che sui libri, quelli che d’estate sognano il mare ma sono costretti a preparare l’ultimo esame, e quelli che la sera lavorano per mantenersi.
L’obiettivo dichiarato da Caccamo, che ha ideato lo spettacolo in modo completamente autonomo, è quello di portare a teatro la generazione dei ventenni: “Quelli che mi conoscono grazie a Facebook e ad Instagram. Li voglio portare a teatro perché è un modo molto bello di vivere la comicità e la cultura”. D’altra parte, però, non sarà uno spettacolo riservato soltanto ai giovani e giovanissimi, ma anche agli adulti: “Innanzitutto, fa ridere – spiega Caccamo - Inoltre, offre un’opportunità ai ‘grandi’ di conoscere il mondo dei giovani da dentro, e non solo per sentito dire”.