Per la stagione di "Teatro per le Scuole - Scuole medie e superiori" del Teatro alle Vigne, il Comune di Lodi propone "Fuori misura - Il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno", che si tiene giovedì 22 e venerdì 23 marzo 2018 presso il Teatro alle Vigne, in via Cavour 66.
Età: 12 - 18 anni
Ingresso: 8 euro
Abbonamenti: 3 spettacoli 18 euro
Per maggiori informazioni:
Teatro alle Vigne
Tel. 0371 409.855
Fax: 0371 409.499
Mirella Mijovic 3479049904
e-mail: teatroallevigne.programmazione@comune.lodi.it
È la storia di Andrea, che ha un sogno: insegnare. Ma, nonostante il 110 e lode in Lettere, per vivere è costretto a lavorare in un call center, finché un giorno finalmente riceve l’incarico di una supplenza, proprio nel liceo da lui frequentato da ragazzo. La professoressa che sostituisce gli lascia l’arduo compito di spiegare Leopardi.
Così Andrea deve misurarsi con una classe che sarà rappresentata dagli spettatori in teatro: nasce una magica lezione nella quale si mescoleranno poesie, riflessioni personali, interazioni con la platea, momenti di grande ironia e divertimento. Il pubblico si troverà a ripensare ai giorni di scuola, ai banchi, agli sguardi assonnati degli studenti e a quelli indagatori dei professori; ai muri verdolini che hanno ascoltato teoremi, sintassi, formule, versioni in latino e anche tante poesie lette e recitate a memoria come fossero la lista della spesa. In queste aule alcuni autori per la loro grandezza ci stanno a malapena: uno di questi è Leopardi, che giganteggia senza essere un eroe. Non è facile sciogliere la sua figura dal peso degli stereotipi, dei secoli e dei programmi scolastici, per restituirlo alla limpidezza delle sue parole e alla lucidità feroce e affilata delle sue domande. Serve un’emozione, un passaggio empatico di testimone che permetta agli spettatori di scavalcare i due secoli che li separano dal poeta per ritrovare in lui i loro stessi desideri, ansie, illusioni. “Fuori Misura” con ironia e delicatezza riesce a combinare l’incontro, a spostare il punto di vista proprio a metà tra quella siepe e l’infinito.