RAVE PARTY SULL'AREA EX ROBUR, CONVOCATA DAL PREFETTO UNA RIUNIONE DEL COMITATO PROVINCIALE ORDINE E SICUREZZA MULTATE 200 AUTO IN SOSTA VIETATA LUNGO LA STRADA PROVINCIALE, IN CORSO GLI INTERVENTI DI ASTEM E COMUNE PER LA RIMOZIONE DEGLI INGENTI QUANTITATIVI DI RIFIUTI ABBANDONATI
Dopo i contatti stabiliti già nella giornata di ieri con la Questura, il sindaco Lorenzo Guerini ha avuto oggi uno scambio di opinioni sulla questione del rave party svoltosi nel fine settimana presso l'ex Robur anche con il Prefetto, Peg Strano Materia. "Per giovedì 26 febbraio - spiega il primo cittadino - la Prefettura ha convocato una seduta del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza, nel corso della quale verrà esaminata la situazione, sia in riferimento a quanto recentemente accaduto che in termini di possibili misure di prevenzione da adottare per impedire che episodi analoghi si verifichino anche in futuro.
In passato, lo scrupoloso monitoraggio effettuato dalle forze dell'ordine sulle comunicazioni via web che solitamente anticipano lo svolgimento di questi raduni abusivi ha permesso di intervenire con tempestività, risolvendo ogni problema prima ancora che si concretizzasse.
Non sempre però è possibile cogliere segnali inequivocabili di quanto sta per verificarsi e quando un numero così considerevole di persone si raduna in un luogo abbandonato, prudenza ed esperienza insegnano che metodi più risoluti, per esempio sgomberi forzati, rischiano di creare maggiori difficoltà e disagi di quelli a cui si vorrebbe porre rimedio. Resta il fatto che forme di ritrovo e intrattenimento come quella verificatasi presso l'ex Robur pongono un serio problema di gestione, sotto diversi profili: ordine pubblico, viabilità, molestie acustiche, abbandono di quantità impressionanti di rifiuti, oltre al tema non secondario della violazione di proprietà private". Gli effetti del maxi raduno all'ex Robur erano oggi ancora ben visibili, non solo direttamente sull'area in cui si è svolto il rave, ma anche nelle immediate circostanze, che sono state battute da mezzi e operatori dell'Astem per rimuovere considerevoli quantitativi di rifiuti abbandonati lungo il ciglio della strada provinciale 115 Lodi-Lodi Vecchio e della strada comunale del Sandone.
"E' evidente a chiunque che un raduno di questo tipo si configura al di fuori di qualsiasi norma di quieta convivenza - sottolinea il sindaco - Oltre agli aspetti già di per sé gravi dell'occupazione abusiva di aree private e dell'assoluta mancanza di garanzie di sicurezza per quanto riguarda l'utilizzo di impianti tecnologici e l'afflusso e deflusso incontrollato di migliaia di persone, manifestazioni di queste dimensioni procurano seri disagi a chi ha la sventura di abitare nei dintorni e per 48 ore si sente quasi assediato in casa propria. La "libertà" che gli organizzatori di questi eventi pretendono di affermare, come se fosse un principio messo in discussione da un'autorità repressiva, si trasforma nell'indiscriminato abuso di chi impone il proprio arbitrio agli altri, senza curarsi del disturbo che procura a chi è costretto a sopportare questa ingombrante presenza e dei danni che ricadono sull'intera collettività".
Nel frattempo, ultimata la pulizia delle aree pubbliche nei dintorni dell'ex Robur, Comune e Astem stanno cercando di organizzare un intervento di ripristino e sistemazione anche sulle aree private di aziende confinanti e della cascina Polledra, per i cui costi si cercherà rivalsa nei confronti di eventuali responsabili del rave che dovessero essere individuati e sanzionati.
Nel corso degli accertamenti effettuati durante lo svolgimento del raduno, la Polizia Locale ha inoltre registrato i dati di immatricolazione di circa 200 autovetture parcheggiate in sosta vietata lungo la provinciale 115, che sono stati trasmessi alla Questura per ulteriori verifiche.
In un caso è stato rintracciato il proprietario, a cui è stata contestata anche l'occultazione della targa.
Al curatore che gestisce l'ex Robur nell'ambito di una procedura fallimentare verrà chiesto di mettere in sicurezza l'area, provvedendo a rendere meno facilmente violabile il perimetro dell'insediamento, in particolare consolidando la precaria cancellata in corrispondenza dell'ingresso principale.
(23-02-2009)