Nei primi tre mesi del 2017 la quota differenziata della raccolta dei rifiuti solidi urbani ha superato il 71% (attestandosi, per la precisione, al 71,15%).
Si tratta di un dato sensibilmente superiore a quello del medesimo periodo del 2016 (che era stato pari al 60,4%), a cui non è tuttavia confrontabile in modo omogeneo, considerato che nel primo trimestre dell’anno scorso il sistema di raccolta “porta a porta” era applicato a poco oltre il 70% delle utenze della città, per essere poi esteso da aprile alle ultime due zone che non erano ancora state coinvolte (Albarola e San Bernardo, per un totale di circa 5.800 famiglie e circa 13.000 residenti).
Pur tenendo conto di questa distinzione, la percentuale di differenziata registrata nel primo trimestre del 2017, oltre a superare quella media dell’intero 2016 (che era stata pari al 68.95%), attesta il consolidamento ad una quota superiore al 70% già evidenziata nei 9 mesi dell’anno scorso in cui il “porta a porta” ha trovato applicazione sull'intera città.
L’analisi dei dati elaborati da Linea Gestioni (la società del gruppo Lgh che cura il servizio di igiene urbana) fa emergere una riduzione della produzione complessiva di rifiuti nell'ordine di circa il 4% (dalle 4.898 tonnellate dei primi tre mesi del 2016 alle 4.684 dello stesso periodo del 2017). Il quantitativo di rifiuti indifferenziati cala di circa 587 tonnellate (da 1.938 a 1.351), mentre quello di rifiuti differenziati aumenta di 372 tonnellate, da 2.960 a 3.332 (tra cui plastica più 14%, carta e cartone più 10%, rifiuti da apparecchiature elettroniche più 26%).
"Il sistema di raccolta - commenta il Commissario Straordinario, Mariano Savastano - conferma un buon livello di efficienza. Gli effetti delle iniziative realizzate nel 2016 con l’estensione del “porta a porta” all'intera città ed il potenziamento della piattaforma ecologica di Strada Vecchia Cremonese stanno andando a regime, favorendo l’incremento della differenziazione dei rifiuti. E’ opportuno sottolineare che i dati comprendono anche i quantitativi di rifiuti abbandonati irregolarmente, che dopo essere stati raccolti vengono computati tra gli indifferenziati e smaltiti come tali; è quindi legittimo ipotizzare che un ridimensionamento di questo fenomeno consentirebbe un ulteriore aumento della percentuale della differenziata ed in prospettiva una riduzione dei costi del servizio. Si tratta di un aspetto fondamentale, che non è legato alle modalità di svolgimento del servizio, ma al perdurare di comportamenti disdicevoli da parte di alcuni, che a volte risultano incomprensibili: mi riferisco, per esempio, all'abbandono degli ingombranti, pur in presenza di un servizio gratuito di ritiro a domicilio, previa prenotazione telefonica; e mi riferisco anche a piccoli ma frequenti episodi di inciviltà quotidiana, in cui capita anche a me di imbattermi, con imballaggi in vario materiale di prodotti consumati per strada che vengono gettati a terra nonostante la presenza di cestini a breve distanza. Occorre una forte opera di sensibilizzazione a ogni livello educativo per contrastare questo fenomeno, unitamente all'azione sanzionatoria, che viene svolta con costanza e con risultati concreti".
A questo proposito, nel corso del primo trimestre del 2017 i tutor ambientali di Linea Gestioni hanno effettuato ben 242 accertamenti su abbandoni di rifiuti, recuperando riscontri e informazioni che hanno consentito di individuare i responsabili in 161 casi, con altrettanti verbali di infrazione.
(12-04-2017)