L’intervento di bonifica da amianto dell’area ex Cetem di corso Mazzini inizierà giovedì 9 marzo, per concludersi entro il 7 maggio. Dopo l’aggiudicazione dei lavori lo scorso dicembre, l’impresa incaricata (la F.lli La Rocca Srl di Muro Lucano) ha predisposto il Piano di Lavoro previsto dalla normativa, con indicazione dei dispositivi di sicurezza che verranno adottati, delle certificazioni di idoneità degli addetti che opereranno nel cantiere e delle modalità di svolgimento delle fasi di rimozione e di quelle di trasporto dei materiali contenenti amianto presenti presso l’area industriale dismessa.
L’intervento interesserà le strutture produttive dell’azienda elettromeccanica Cetem Spa, che dopo la cessazione dell’attività negli anni ’90 era stata dichiarata fallita; attraverso diversi passaggi, la proprietà del complesso industriale è infine pervenuta alla società Milanogest Immobiliare Srl, nei confronti della quale il Comune, a seguito di ripetute inadempienze alle ordinanze con cui veniva disposto l’obbligo di bonifica, eserciterà poteri sostitutivi, salvo successiva rivalsa per ottenere il rimborso dei costi sostenuti.
A tale scopo, le procedure di vendita del complesso ex Cetem, avviate dal Tribunale nell’ambito della procedura di pignoramento a carico dell’attuale proprietà, contemplano una specifica clausola di riserva, a garanzia dell’utilizzo di una parte dei proventi della vendita per la copertura degli oneri di bonifica sostenuti dal Comune.
La rimozione riguarderà le coperture dei capannoni adibiti a produzione ed uffici (per una superficie totale di circa 8.300 metri quadrati ed un peso stimato in circa 133 tonnellate), nonché alcuni manufatti rivenuti sull’area (un pezzo di canna fumaria, alcune lastre accatastate lungo la recinzione e 5 cucce per cani). Le condizioni degli edifici e le differenti conformazioni delle coperture (una zona con copertura piana inclinata, una in calcestruzzo a volta discontinua con denti di sega ed una in capriate metalliche controsoffittate a sezione trapezoidale) comporteranno l’adozione di particolari dispositivi di sicurezza, con l’installazione durante le operazioni di smontaggio di reti metalliche anticaduta.
Il materiale rimosso verrà accatastato in cantiere e successivamente trasportato in discarica autorizzata, con transito dei mezzi dall’accesso posteriore dell’area, allo scopo di non attraversare zone abitate.
L’aggiudicazione è stata effettuata secondo il criterio dell’offerta del minor prezzo rispetto alla base di gara: a questo proposito, il ribasso offerto dall’impresa risultata aggiudicataria è stato pari al 33,72% su un importo lavori pari a 92.241,45 euro. L’importo lavori finale a seguito dell’aggiudicazione ammonta pertanto a 61.137,63 euro, a cui vanno aggiunti 39.232,14 euro di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per un totale di 100.369,77 euro al netto dell’Iva. Il quadro economico complessivo del progetto ammonta a 150.000 euro, comprendendo la quota Iva di 22.081,35 euro, gli incentivi di progettazione interna pari a 2.629,47 euro e somme a disposizione per circa 25.000 euro (di cui 6.122 euro per eventuali varianti in corso d’opera).
(03.03.2017)