Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa n. 6 del 15 febbraio 2017 a cura della Camera di Commercio di Lodi
Sono disponibili i dati
sull’andamento dell’economia della provincia di Lodi riferiti all’ultimo
trimestre del 2016, dei quali si fornisce di seguito il dettaglio secondo
l’elaborazione realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi
(su dati InfoCamere e Unioncamere).
Nel IV trimestre d’anno il
bilancio demografico del sistema imprenditoriale lodigiano conferma il segno negativo, portando il numero
delle imprese attive a 14.740: 25 posizioni in meno dal trimestre scorso
(-0,17%) e 192 posizioni in meno dallo stesso periodo dello scorso anno
(-1,29%). L’osservazione della serie storica dei valori annuali evidenzia
comunque un ridimensionamento della fase
sfavorevole.
Il confronto con gli altri
territori della regione fa rilevare variazioni tendenziali negative delle imprese
in otto province su undici, con il valore più marcato per Lodi e Pavia
(entrambe con -1,29%). L’indicatore lombardo si sintetizza con un +0,16% a
livello tendenziale e -0,29% congiunturale; quello nazionale è pari a +0,03%
nel confronto annuo e -0,11% nel confronto trimestrale.
Dal punto di vista
settoriale le perdite maggiori riguardano
principalmente i settori: Costruzioni
(-153, pari a -4,82%), Agricoltura
(-21, -1,53%) e Attività manifatturiere
(-12, -0,75%). Si riscontrano invece variazioni
positive per le Attività di servizi
(+23, pari a +2,75%) e le Attività
artistiche, sportive e di intrattenimento (+5, +3,75%).
Dal punto di vista delle forme giuridiche le imprese attive
mostrano cadute in corrispondenza delle imprese individuali (-170, pari a
-1,91%) e delle società di persone (-102, -3,48%), risultano invece in crescita
le società di capitale (+78, pari a +2,84%).
I dati di flusso legati
alla nati-mortalità generano tassi di
crescita prossimi allo zero in tutte le province lombarde, talvolta con
segno positivo, talvolta con segno sfavorevole. A Lodi il valore risulta di
-0,27%, risultato di un saldo negativo 46 unità. Il dato della Lombardia è pari
a -0,05%.
Il 36% delle imprese
locali, rappresentato da 5.308 aziende attive, è iscritta con la qualifica di Artigiana.
Rispetto al IV trimestre 2015 l’erosione
è stata di 188 unità (-3,42%), mentre dal trimestre precedente si contano solo
33 posizioni in meno (-0,62%).
Sul dato tendenziale ha
inciso in misura preponderante la riduzione di 159 unità (-6,10%) nelle Costruzioni,
che rappresentano il 47% dell’artigianato locale; a seguire il calo delle Attività
manifatturiere (-27 unità, pari a -2,69%) che pesano per il 18% sulla totalità
delle artigiane e di quelle di Trasporto e magazzinaggio (-12 unità, pari a
-3,56%).
Nelle altre province lombarde la variazione tendenziale negativa delle
imprese attive è generale, ad esclusione di Milano (+0,47%). In Lombardia la
variazione è del -0,80% e in Italia del -1,36%. Riguardo al tasso di crescita
nel Lodigiano si rileva un -0,59% (1,43% la natalità e 2,03% la mortalità),
valore che si ritrova prossimo allo zero anche nelle altre province lombarde.
Il 2016 si conclude con dati positivi sia per i valori del IV
trimestre sia per i valori medi annui che risultano più favorevoli di quelli
rilevati nel 2015.
Nel IV trimestre la
variazione tendenziale della produzione
registra un +1,45% (a fronte di un +5,40% del III trimestre), mentre la
variazione media annua si attesta a +3,29%, superiore al dato medio riscontrato
nel 2015 (2,52%). Il dato di Lodi
rappresenta la variazione più elevata riscontrata in Lombardia.
La performance che si
riscontra a livello locale per il periodo ottobre-dicembre
è avvalorata dal 40% degli intervistati che ha dichiarato di aver riscontrato
incrementi della produzione superiori al 5%. Riguardo alle tipologie sono
andate meglio le imprese grandi e medie, operanti nei settori della meccanica e
della gomma-plastica, produttrici di beni di investimento ed intermedi, che
sfruttano economie di scala e producono beni di “alta tecnologia”. Anche il
dato lombardo della produzione riporta segno favorevole, ma di tenore più
contenuto rispetto al locale lodigiano.
Il fatturato interno nel nostro territorio perde l’1,93% (lo scorso
trimestre era aumentato notevolmente +10,75%) ma è discretamente compensato
dall’andamento del fatturato estero che acquisisce il 6,79% in più. Le
variazioni medie annue dei due indicatori sono comunque favorevoli e pari a
+2,08% per l’interno e +5,40% per l’estero. In entrambi i casi la performance
del 2016 è migliore di quella del 2015.
Come per il fatturato si
rileva una riduzione degli ordinativi
interni -4,41% ed un parallelo aumento per quelli esteri +9,29%. Le variazioni
medie annue sono positive e in crescita rispetto a quelle del 2015: +2,20% per
il mercato interno e +7,09% per il mercato estero.
Gli indicatori riferiti
alla regione risultano in aumento su entrambi i fronti.
L’occupazione sale dell’1,18%
rispetto allo scorso anno, mentre il dato lombardo, seppur positivo, è più
attenuato. Le aspettative degli
imprenditori lodigiani per il prossimo trimestre sono positive per quasi tutti
gli indicatori ad esclusione degli ordinativi interni. Gli imprenditori
lombardi invece sono ottimisti su tutti i fronti.
Variabili |
IV trimestre 2016 |
III trimestre 2016 |
---|---|---|
Produzione |
+1,45 |
+5,40 |
Fatturato interno |
-1,93 |
+10,76 |
Fatturato estero |
+6,79 |
+13,39 |
Ordini interni |
-4,41 |
+9,69 |
Ordini esteri |
+9,29 |
+14,25 |
Occupazione |
+1,18 |
+2,37 |
L’artigianato
manifatturiero mostra dati altalenanti,
con una produzione in crescita ma con fatturato e ordinativi in calo sul fronte
interno e in espansione sul fronte estero. Permane quindi il clima di
incertezza in cui versa il settore che nell’ultimo anno ha perso il 3% delle
imprese attive (-28 unità posizioni) e il 5% negli ultimi due anni (-54 posizioni).
La produzione rimane stabile +0,18% rispetto allo scorso anno (era
-0,54% lo scorso trimestre) mentre in regione lo stesso indicatore assume
valore positivo ma pur sempre contenuto. La variazione media annua risulta
positiva (+1,25%) per il secondo anno consecutivo, in linea con il dato
regionale.
A Lodi il fatturato interno si riduce dell’1,99%,
in peggioramento dallo scorso trimestre (era +0,11%), mentre quello estero si
incrementa del 4,68% (-0,63% il dato di tre mesi fa). Le variazioni medie annue
rimangono stabili, con segno negativo per il mercato interno (-0,88%) e
positivo per quello estero (+0,78%). In regione invece le variazioni sono
positive su entrambi i fronti e risultano particolarmente favorevoli per il
mercato estero.
Gli ordinativi interni sono in calo tendenziale -2,47%, in
peggioramento rispetto al dato del trimestre precedente, mentre quelli esteri
sono stabili, con un valore di +0,16% che esprime continuità con il periodo
precedente. Il dato medio annuo risulta in diminuzione (-2,07%) mentre quello
estero è fermo (-0,01%). In Lombardia le variazioni sugli ordinativi
rispecchiano quelle del fatturato con valori di segno particolarmente positivo
per l’estero.
L’occupazione cala del 2,33%
a Lodi, mentre in Lombardia si ferma a -0,24%. Le aspettative degli artigiani Lodigiani sono negative per produzione,
ordini interni e fatturato, ma sono nulle per ordinativi esteri e positive per
l’occupazione. In Lombardia invece sono negative su tutti i fronti escluso gli
ordinativi esteri.
Variabili |
IV trimestre 2016 |
III trimestre 2016 |
---|---|---|
Produzione |
+0,18 |
-0,54 |
Fatturato interno |
-1,98 |
+0,11 |
Fatturato estero |
+4,68 |
-0,63 |
Ordini interni |
-2,47 |
-0,96 |
Ordini esteri |
+0,16 |
+0,16 |
Occupazione (v. congiunturale) |
-2,34 |
-0,20 |
Il dato del IV trimestre
2016 conferma il persistere della situazione
critica che sta attraversando il settore del commercio locale.
Il volume degli affari rimane in zona sfavorevole nel dato tendenziale
con un -1,18%, seppure in attenuazione rispetto al -2,11% del III trimestre. Il
valore riferito alla regione riporta segno negativo pur rimanendo prossimo allo
zero, in lieve miglioramento rispetto
allo trimestre scorso.
Sugli ordinativi prevale ancora una volta il giudizio “in diminuzione”: il saldo riscontrato
nel IV trimestre 2016, pari a -15%, risulta migliore rispetto a quello rilevato
nella III frazione d’anno. I valori di Lodi risultano più marcati rispetto a
quelli riscontrati in regione.
L’occupazione è stabile (+0,32% a Lodi e +0,61% in Lombardia) ma le prospettive sono negative per tutti gli
indicatori in entrambi i territori messi a confronto.
Variabili |
IV trimestre 2016 |
III trimestre 2016 |
---|---|---|
Volume degli affari |
-1,18 |
-2,11 |
Ordini (saldo giudizi positivi/negativi) |
-14,58 |
-26,67 |
Occupazione (v. congiunturale) |
+0,32 |
+0,01 |
Saldi |
IV trimestre 2016 |
III trimestre 2016 |
---|---|---|
Aspettative volume d’affari |
-12,77 |
+20,00 |
Aspettative ordini fornitori |
-10,42 |
+9,09 |
Aspettative occupazione |
-6,25 |
+4,55 |
Il settore dei Servizi
conclude l’anno con segnali contrastanti.
Il volume d’affari riporta
una lieve perdita: -0,29% tendenziale, mentre lo stesso indicatore a livello
regionale recupera l’1,49%.
L’occupazione si mantiene stabile sia a Lodi (+0,03%) che in
Lombardia (-0,10%), mentre le
prospettive segnalate dagli operatori sono all’insegna del pessimismo per
quanto riguarda l’andamento del volume degli affari e positive per
l’occupazione in entrambi i territori.
Variabili |
IV trimestre 2016 |
III trimestre 2016 |
---|---|---|
Volume degli affari |
-0,29 |
+2,90 |
Occupazione (v. congiunturale) |
+0,03 |
-0,53 |
Aspettative volume affari |
-28,89 |
-7,84 |
Aspettative occupazione |
+2,38 |
0,00 |
“La sintesi che emerge da
questa ampia serie di dati sulla nostra economia è quello di una situazione di
sostanziale stabilità. La caduta degli indicatori economici si è fermata, ma
non si è realizzata una vera e propria ripresa. La situazione appare complessa,
anche per via della evoluzione in corso in ambito internazionale – ha commentato Carlo Gendarini, Presidente
della Camera di Commercio di Lodi. Nell’ambito della nostra regione Lodi è
in linea con le altre province, ad eccezione di Milano, dove per una pluralità
di motivi la ripresa sembra essersi consolidata. Ciò conferma come sia prioritario
per il Lodigiano rimanere agganciato alla piattaforma economica milanese,
internazionale e avanzata. Segnalo anche la forte performance dell’industria
manifatturiera lodigiana, che segna un avanzamento di oltre il 3% su base
annua, anche se come sempre il dato va valutato con cautela per via del carattere
campionario dell’indagine”.
Camera di Commercio di Lodi
Ufficio Stampa
0371.4505261
(15.02.2017)