Dopo il forzato rinvio dello scorso 13 gennaio, dovuto alle inadeguate condizioni di sicurezza causate dall'estrema scivolosità per gelo delle pavimentazioni, il sopralluogo alla piscina comunale scoperta “Attilio Concardi” di via Ferrabini aperto ai cittadini e alle associazioni è stato riprogrammato per mercoledì 8 febbraio, alle ore 12.00.
La scelta della data, effettuata in base alle previsioni meteorologiche che attestano per l’8 febbraio migliori condizioni climatiche, è stata comunicata oggi dal Commissario Straordinario, Mariano Savastano, che nell'invito inoltrato a cittadini e associazioni che avevano preso parte all'incontro pubblico del 22 dicembre in aula consiliare e al sopralluogo in forma ridotta del 13 gennaio ha inoltre reso noto che il 23 gennaio si è tenuto l’incontro tra i tecnici del Comune e dell’Agenzia per la Tutela della Salute (ex Asl) finalizzato a definire i requisiti fondamentali per permettere la riapertura al pubblico dell’impianto.
A conclusione di tale incontro (il cui verbale integrale è pubblicato di seguito), l’amministrazione ha assunto l’impegno di procedere all'affidamento degli incarichi specialistici esterni necessari per approdare ad una ricognizione tecnicamente fondata di quanto è indispensabile per definire una progettazione definitiva degli interventi di adeguamento e riqualificazione, “passo concreto - si legge nel verbale – per avviare il percorso che restituisca la piscina Ferrabini ai lodigiani, se non dalla prossima stagione, quanto meno dall'anno 2018”.
"La pubblicazione del verbale - sottolinea il Commissario Straordinario - è un contributo di conoscenza offerto a tutta la cittadinanza ed uno strumento utile a favorire il confronto che si svilupperà in occasione del sopralluogo dell’8 febbraio. L’esame congiunto della situazione della piscina di via Ferrabini effettuato da Comune e Ats ha fatto emergere una sostanziale condivisione sugli interventi che è necessario realizzare, i cui costi, che sino ad oggi sono stati oggetto di una stima di massima nell’ordine di circa 600.000 euro, potranno essere determinati con precisione solo nel quadro economico di una progettazione di livello definitivo. Un altro punto essenziale su cui Comune e Ats concordano è che l’intervento manutentivo minimo non possa esaurirsi in una sorta di “restyling di facciata”, che renda l’impianto esteriormente più gradevole ma non risolva le inadeguatezze impiantistiche e strutturali che attualmente ne precludono l’agibilità. Altra premessa importante per la definizione di un piano di lavoro serio e attendibile è che qualsiasi intervento, pur parziale e funzionale ad un obiettivo di iniziale ripristino delle condizioni minime di agibilità, sia inserito in un quadro coerente e propedeutico all'intervento complessivo".
Nell'analisi preliminare svolta dal Settore Tecnico del Comune, la riqualificazione della piscina di via Ferrabini deve comprendere:
Nella definizione delle priorità, l’Ats ha inserito al primo posto l’attenta valutazione della situazione delle vasche, i cui interventi di ristrutturazione devono essere riferiti all’intero sistema idro-termico e di filtraggio: tenuta delle tubazioni di entrata e uscita dell’acqua, vasca di compenso, verifica strutturale e tenuta impermeabile delle vasche, sistemi di filtrazione.
(03-02-2017)