La stazione ferroviaria di Lodi sarà dotata di 4 ascensori per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che garantiranno anche ai disabili motori adeguate condizioni di accessibilità ai binari e di praticabilità del collegamento sotterraneo tra lo scalo e viale Pavia. Il programma degli interventi di adeguamento è stato illustrato nei giorni scorsi, in occasione di un incontro tra il dirigente del settore tecnico del Comune, ingegner Giovanni Ligi, ed il geometra Enrico Spiniello di Terminali Servizi, la società del Gruppo Fs competente in materia, presente anche l’architetto Massimo Maldina di T&A, società di ingegneria con sede a Genova che ha elaborato il progetto del primo dei quattro ascensori e sta sviluppando la progettazione degli altri tre.
"Si tratta di una prospettiva molto positiva - commenta il Commissario Prefettizio, Mariano Savastano - soprattutto perché collocata in un arco temporale ben definito, che prevede l’inizio dei lavori per la posa del primo ascensore già entro la fine del 2016 ed il completamento dell’intero progetto entro la prima metà del 2018. Come si ricorderà, insieme all’ingegner Ligi avevo sollevato il delicato tema dell’accessibilità della stazione nel corso di un incontro tenuto poche settimane fa a Milano con la struttura territoriale di Rete Ferroviaria Italiana per la definizione degli aspetti dei lavori di raddoppio del sottopasso ciclopedonale tra via Dall’Oro e viale Pavia che interferiranno con il traffico ferroviario. In quell’occasione era stato chiarito che l’ipotesi che Rfi devolvesse a interventi di abbattimento delle barriere architettoniche le somme che il Comune verserà a titolo di risarcimento per il rallentamento dei convogli è priva di fondamento e irrealizzabile, dato che quegli importi dovranno essere corrisposti per quota di competenza ai vari operatori del trasporto ferroviario le cui attività subiranno penalizzazioni. Allo stesso tempo, avevamo tuttavia appreso che un’altra società del Gruppo Fs, appunto Terminali Servizi, stava già programmando l’adeguamento della stazione ai fini dell’accessibilità e ottenuti i necessari riferimenti abbiamo immediatamente organizzato un incontro per approfondire l’argomento. Le informazioni acquisite dall’ingegner Ligi delineano a questo proposito uno scenario estremamente concreto, che lascia intravedere come prossimo l’obiettivo dell’abbattimento delle barriere architettoniche".
I lavori di realizzazione del primo ascensore sono infatti già stati affidati e inizieranno nei prossimi due mesi: l’intervento riguarderà il collegamento tra l’atrio della stazione ed il corridoio sotterraneo che conduce alle scalinate di accesso ai binari e a quella di raccordo con viale Pavia. L’attivazione di questo primo ascensore è naturalmente subordinata alla disponibilità di almeno uno degli altri tre; in tal senso, il Comune ha proposto che venga data precedenza all’ascensore per la risalita in viale Pavia, rendendo così funzionante il collegamento tra i due lati della stazione. Successivamente, si procederà alla realizzazione degli altri due ascensori, che dal corridoio sotterraneo porteranno, rispettivamente, alla banchina di accesso ai binari 2 e 3 e a quella di accesso ai binari 4 e 5.
"Il primo ed il quarto ascensore - sottolinea il dott. Savastano - hanno carattere più urbano rispetto ai due centrali, perché sono funzionali a unire le due parti di città separate dai binari. Per non tener inattivo quello che a breve verrà realizzato nell'atrio della stazione, ci è quindi parso opportuno chiedere che nel secondo lotto del progetto venga data precedenza a quello per la risalita in viale Pavia, anche perché la realizzazione dei due ascensori centrali pone complesse questione tecniche, che in fase di esecuzione determineranno rallentamenti del traffico ferroviario".
L’intervento prevede infatti l’installazione di micropali sulla banchina, operazione che potrà essere eseguita solo a “binario fermo”, probabilmente con cantieri notturni e per un massimo di sospensione del servizio di 3 ore al giorno. A progettazione definita, dovrà quindi essere elaborato un calendario dei lavori compatibile con il rallentamento massimo complessivo che i treni potranno subire nella tratta, valutando anche l’eventuale contemporaneità di altri cantieri lavori in differenti tratti della rete che interferiscono con quello in questione.
"L’intervento su viale Pavia è invece il più semplice dei quattro previsti – spiega il Commissario - che presuppone il convenzionamento con il Comune per l'uso di parte di area comunale (già data max disponibilità a risolverà la questione amministrativa). L’unica criticità da considerare consiste nella possibile riduzione della larghezza della rampa tra la scalinata e lo sbocco sul viale, conseguente alla collocazione del vano ascensore, che potrebbe creare un effetto “imbuto”, soprattutto nelle ore di rientro serale dal lavoro dei viaggiatori e negli orari di rientro dalle scuole. Per il resto, è necessario solo procedere ad un convenzionamento tra il Comune e Terminali Servizi per l’utilizzo di una porzione di area di proprietà comunale; a questo proposito, abbiamo già dato piena disponibilità a definire gli aspetti amministrativi della questione".
"Indicativamente - conclude il Commissario - l’adeguamento della stazione al fine dell’abbattimento delle barriere architettoniche potrebbe perciò realizzarsi in queste due fasi: entro il 2017 l’attivazione dei due ascensori per il collegamento tra il piazzale della stazione e viale Pavia ed entro metà 2018 l’attivazione di quelli per l’accesso ai binari".
(24-10-02016)