Si sono svolte questa mattina le operazioni di collaudo delle nuove difese fluviali realizzate in sponda destra dell’Adda, nel tratto a monte del ponte “Napoleone Bonaparte”.
In particolare, sono state effettuate le prove di installazione delle paratie mobili, funzionali al tamponamento del varco di Piarda Ferrari e all’innalzamento delle difese nel tratto di via Mattei, da utilizzare nell’eventualità di eventi di piena di considerevole entità, con innalzamento del livello del fiume sino alle quote di primato storico raggiunte nel novembre 2002 (più 3,41 metri sullo zero idrometrico rilevato all’asta di misurazione del ponte), oltre a prove di efficienza della nuova chiavica realizzata alla confluenza del cavo Roggione con l’Adda e del sistema di idrovore contro il rischio di riflusso dell’acqua.
Al collaudo, coordinato dall’ingegner Ettore Fanfani, direttore del Consorzio Muzza Bassa Lodigiana, hanno preso parte l’ingegner Carmela Sturiale (dirigente della struttura territoriale della Regione Lombardia), il geometra Gianluigi Scarpini (tecnico dell’ufficio territoriale di Cremona dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po), il dirigente del settore tecnico del Comune, ingegner Giovanni Ligi, il comandante della Polizia Locale, Angelo Di Legge, ed il coordinatore del Nucleo Comunale di Protezione Civile, Alberto Panzera.
Alle operazioni ha assistito anche il Commissario Prefettizio, Mariano Savastano:
"Si è trattato di un test organizzato con efficienza e di grande utilità - commenta il Commissario - che ha consentito di verificare la funzionalità delle opere di difesa e la correttezza delle procedure di installazione delle paratie e di azionamento di chiavica ed idrovore, pur in condizioni climatiche favorevoli e senza la pressione di una fase di emergenza. I tempi di esecuzione dei vari interventi sono stati registrati scrupolosamente e verranno annotati nel verbale di collaudo, sulle cui risultanze verranno elaborate le linee guida operative per l’organizzazione dei servizi in caso di necessità".
Nell’occasione, la Regione ha confermato che sono in corso le procedure per l’affidamento dei lavori di realizzazione dell’impianto elettrico che consentirà l’automazione della chiavica sul Roggione e l’alimentazione del sistema di pompe che verrà installato nel tratto terminale del cavo, spostando in zona le apparecchiature attualmente in uso presso la chiuse, più a monte, delle rogge Gaetana e Gelata. Sino a completamento di questi lavori (previsto entro il prossimo febbraio), in caso di necessità la chiavica verrà gestita manualmente (circa 20 i minuti necessari per eseguire l’operazione, secondo le rilevazioni effettuate oggi) e la regolazione del cavo Roggione avverrà tramite l’utilizzo di idrovore mobili.
"Oltre a confermare l’efficienza delle opere di difesa, che completano l’articolato sistema di protezione del tratto urbano dell’Adda dal rischio di esondazioni – sottolinea il Commissario - la positiva chiusura del collaudo rappresenta un passaggio fondamentale per giungere all’apertura al pubblico della nuova passeggiata sul lungo fiume di via Mattei e del percorso ciclabile che lungo il rilevato arginale si sviluppa dalla Piarda Ferrari sino a via del Capanno, creando un itinerario davvero gradevole e di grande pregio paesaggistico, in un contesto ambientale suggestivo".
Per quanto riguarda in particolare il camminamento rialzato che parte dalla spalla del ponte e si conclude al varco di Piarda Ferrari, è in preparazione l’apposita segnaletica alla cui installazione è subordinato il nulla osta di Aipo e Regione all’apertura al transito pedonale.
"La qualità dei materiali utilizzati (soprattutto per la pavimentazione della passeggiata), l’allestimento con fioriere e l’impianto di illuminazione, rendono questo scorcio molto accogliente, valorizzando il lungo fiume - osserva il Commissario - Nonostante non sia formalmente ancora praticabile, sappiamo che il percorso pedonale è già utilizzato e che in orario serale è diventato luogo di ritrovo per molti giovani. Unitamente alla presenza del nuovo bar realizzato nei pressi della Piarda Ferrari su un’area demaniale in concessione, la frequentazione del luogo è un fattore positivo, purché vengano rispettate elementari regole di comportamento civile, a partire dalla gestione dei rifiuti, che spesso vengono abbandonati a terra, gettati nella scarpata oltre il muro arginale o persino buttati negli alloggiamenti dove, in caso di necessità, vengono montati i supporti delle paratie. Oltre ad aumentare la dotazione di cestini, il Comune provvederà quindi a potenziare anche la videosorveglianza dell’area, installando nuove telecamere, in aggiunta a quella esistente di Piarda Ferrari".
(20-10-2016)