"Da alcuni anni i servizi sociali del Comune di Lodi hanno intrapreso un percorso organizzativo, gestionale e formativo orientato verso i cambiamenti della nostra società, che è in continua evoluzione sotto ogni profilo. L’obiettivo di questo lavoro di profondo aggiornamento delle metodologie e degli strumenti con cui si interviene nei vari ambiti di disagio che richiedono sostegno e assistenza è stato quello di generare nuove risorse a favore della comunità, corresponsabilizzando anche i singoli cittadini e le espressioni della società civile, con un ruolo di coordinamento dell’istituzione non più confinato nella dimensione del “gestore unico”, bensì posto al centro di un sistema di relazioni sempre più strette tra pubblico, privato sociale, associazioni e cittadinanza attiva".
Il Commissario Prefettizio, Mariano Savastano, ha aperto con queste riflessioni l’incontro dal titolo “Cambia la società, cambiano i servizi” che ha aperto oggi, presso la sala “Carlo Rivolta” del Teatro alle Vigne, il programma di eventi de “La Fabbrica del Welfare”, iniziativa promossa dal Comune nell’ambito della rassegna “Il sociale non si ferma mai”.
"L’aumento dell’età media della popolazione, la crescita del fenomeno migratorio (che ben conosco, dato che da Vice Prefetto ho la responsabilità di gestire le procedure di accoglienza dei richiedenti asilo) ed i riflessi della crisi economica che perdura da anni – ha sottolineato il Commissario – hanno ampliato le aree di vulnerabilità e di fragilità presenti nella nostra società. L’esperienza quotidiana dei servizi sociali restituisce a questo proposito una “fotografia” precisa ed aggiornata dell’evoluzione delle problematiche che vengono affrontate. Cosa fa, dunque, il Comune per il sociale? Davvero molto, investendo considerevoli risorse professionali ed economiche in questo settore fondamentale. Sotto il profilo dell’impegno finanziario, i dati di bilancio parlano chiaro, con una spesa annua di quasi 8 milioni di euro (al netto delle spese per il personale) che rappresenta un quinto del totale della spesa corrente. La sostenibilità di questo impegno è possibile grazie ad un attento lavoro di programmazione delle risorse, che riesce ad integrare le sinergie e gli apporti di un sistema sempre più vasto di coinvolgimento di vari soggetti, dalle istituzioni pubbliche alle fondazioni, dal terzo settore alle imprese private. Il modello che è stato pensato e progressivamente realizzato è quello di un autentico “welfare di comunità”, con servizi che tendono a connettere esperienze e costruire collaborazioni, solidarietà e condivisione, valorizzando anche il contributo di chi è in condizioni di difficoltà, incentivato a mettersi a disposizione come risorsa utile, proprio mentre usufruisce del sostegno di questo sistema. Si tratta di un risultato molto positivo, di cui bisogna dare merito alla struttura del settore politiche sociali e a chi nelle precedenti amministrazioni ha avuto la responsabilità di coordinarlo".
La “tre giorni” de “La fabbrica del Welfare” proseguirà sabato 15 ottobre con la rappresentazione presso il Teatro alle Vigne dello spettacolo “Human” di Marco Baliani e Lella Costa e domenica 16 ottobre con l’open day degli spazi dei servizi sociali.
(13-10-2016)