Sono già 32 i migranti che hanno iniziato a svolgere attività di volontariato in ambiti di interesse pubblico e molti altri si aggiungeranno nelle prossime settimane, a conclusione delle pratiche per attivare le necessarie coperture assicurative.
"Praticamente tutti i circa 160 stranieri richiedenti asilo che sono ospitati nelle strutture di accoglienza presenti in città hanno aderito al progetto sui lavori socialmente utili promosso dalla Prefettura, a cui il Comune ha aderito - informa il Commissario Prefettizio, Mariano Savastano, che nel pomeriggio di oggi ha incontrato un gruppo di migranti volontari, impegnati in servizi di pulizia e manutenzione presso il Cimitero Maggiore - Si tratta di un riscontro molto positivo, che dimostra l’efficacia di questa iniziativa, in grado di fornire un concreto contributo alla costruzione di un percorso di effettiva integrazione dei migranti con la realtà sociale in cui sono collocati e in cui sono chiamati a partecipare al raggiungimento di obiettivi di interesse collettivo della comunità locale".
"Il fenomeno migratorio, così complesso ed in continua evoluzione, può essere subito passivamente, oppure può essere gestito in modo organizzato e funzionale a favorire l’integrazione - prosegue il Commissario - Lodi è una città solidale, che con il coordinamento delle istituzioni pubbliche ed il coinvolgimento dell’associazionismo ha saputo fornire risposte importanti alle esigenze di accoglienza dei migranti, ospitandone un numero significativo, che in termini di proporzione sul totale della popolazione residente è significativamente superiore alle medie registrate sul resto del territorio, nonché ai parametri di riferimento individuati nelle intese tra l’Anci ed il Ministero dell’Interno, con un indice attuale del 3,7 per mille, rispetto ad uno standard del 2,5. Questa solidarietà deve tuttavia essere declinata anche in forme attive di integrazione, che superino la stretta dimensione dell’assistenzialismo. L’adesione del Comune al Protocollo d’Intesa sui lavori socialmente utili promosso dalla Prefettura va proprio in questa direzione e l’avvio operativo delle attività previste nel progetto rappresenta un segnale molto positivo. Insieme all’apprendimento della lingua italiana, l’inserimento lavorativo costituisce infatti un requisito fondamentale per l’integrazione degli stranieri: la pronta risposta fornita dai gestori delle strutture di accoglienza e l’adesione spontanea della totalità dei migranti rafforzano questa consapevolezza anche nella percezione dell’opinione pubblica locale".
In considerazione dell’imminente ricorrenza della Commemorazione dei Defunti, il primo ambito in cui i migranti hanno trovato impiego è quello dei servizi di pulizia e manutenzione dei cimiteri della città: la programmazione elaborata dall’Ufficio Tecnico in collaborazione con il Settore Politiche Sociali e d’intesa con i gestori delle strutture di accoglienza (che provvedono alla copertura assicurativa dei volontari ed alla fornitura degli indumenti di lavoro) prevede l’impiego di una squadra di 8 persone per 3 volte alla settimana al cimitero Maggiore, una squadra di 3 persone per 3 volte alla settimana al cimitero di Riolo ed una di 3 persone per una volta alla settimana al cimitero di San Bernardo. Complessivamente, i migranti attualmente coinvolti in queste attività sono 26 uomini, mentre 6 donne sono impegnate, con il coordinamento della Caritas, in attività presso il Centro di Raccolta Solidale per il Diritto al Cibo.
"Nelle prossime settimane - spiega il Commissario - con il progressivo aumento dei volontari disponibili a seguito del perfezionamento delle pratiche di copertura assicurativa verranno programmati interventi anche in altri ambiti, a partire dalla pulizia di parchi e aree verdi pubbliche".
(20-09-2016)