Con deliberazione di giunta assunta in data odierna dal Commissario Prefettizio, Mariano Savastano, è stato approvato il progetto definitivo/esecutivo dei lavori di rimozione e smaltimento delle coperture e dei materiali contenenti amianto presenti presso l’area industriale dismessa ex Cetem di corso Mazzini.
"Come annunciato due giorni fa in occasione del sopralluogo all’area - ricorda il Commissario - l’approvazione del progetto esecutivo consente l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori, che si svolgeranno tramite licitazione privata ad inviti sulla piattaforma telematica regionale Sintel. Il provvedimento firmato oggi segna quindi un passaggio determinante per la risoluzione della problematica dell’ex Cetem, indicando un percorso certo e definito per giungere all’obiettivo della rimozione e dello smaltimento del considerevole quantitativo di amianto che giace presso l’area. Considerando i tempi di gara, gli adempimenti per la firma del contratto, la predisposizione e l’esame del Piano di Lavoro ed i termini di esecuzione dei lavori, l’operazione dovrebbe concludersi entro febbraio 2017".
Il quadro economico del progetto ammonta a 150.000 euro, di cui 131.474 euro di importo lavori (comprensivo di 39.232 euro di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso) e 18.526 euro di somme a disposizione per Iva, spese tecniche ed amministrative e fondo progettazione interna.
Le modalità di rimozione e smaltimento del materiale contenente amianto verranno definite con un apposito Piano di Lavoro, che sarà sottoposto alla valutazione dell’Agenzia per la Tutela della Salute (ex Asl).
L’intervento verrà effettuato sull’area di corso Mazzini dove sorgono le strutture produttive dismesse dell’azienda elettromeccanica Cetem Spa, che dopo la cessazione dell’attività negli anni ’90 era stata dichiarata fallita; attraverso diversi passaggi, la proprietà del complesso industriale è infine pervenuta alla società Milanogest Immobiliare Srl, nei confronti della quale il Comune, a seguito di ripetute inadempienze alle ordinanze con cui veniva disposto l’obbligo di bonifica, eserciterà poteri sostitutivi, salvo successiva rivalsa per ottenere il rimborso dei costi sostenuti.
La rimozione riguarderà le coperture dei capannoni adibiti a produzione ed uffici (per una superficie totale di circa 8.300 metri quadrati), nonché alcuni manufatti rivenuti sull’area (un pezzo di canna fumaria, alcune lastre accatastate lungo la recinzione e 5 cucce per cani).
Le condizioni degli edifici e le differenti conformazioni delle coperture (una zona con copertura piana inclinata, una in calcestruzzo a volta discontinua con denti di sega ed una in capriate metalliche controsoffittate a sezione trapezoidale) comporteranno l’adozione di particolari dispositivi di sicurezza, con l’installazione durante le operazioni di smontaggio di reti metalliche anticaduta.
Il materiale rimosso verrà accatastato in cantiere e successivamente trasportato in discarica autorizzata, con transito dei mezzi dall’accesso posteriore dell’area, allo scopo di non attraversare zone abitate.
(06-10-2016)