Nel primo semestre del 2016 la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto la quota del 65%, rispetto alla media del 55% registrata nel 2015.
Un particolare incremento della differenziata si è verificato a partire dal mese di aprile, in corrispondenza con l’avvio del servizio di raccolta “porta a porta” nei quartieri San Bernardo e Albarola, gli ultimi due della città dove sino a marzo era ancora in vigore il sistema di conferimento in cassonetto, progressivamente abbandonato dal giugno 2015, con un piano di estensione del “porta a porta” che ha interessato inizialmente le zone Laghi e Oltre Adda (circa 5.900 residenti), quindi da settembre 2015 Martinetta-Torretta-San Gualtero-San Grato (3.700 residenti), da ottobre 2015 Fanfani e Pratello (5.900 residenti), da novembre 2015 San Fereolo (6.700 residenti) e infine, appunto da aprile 2016, San Bernardo (6.800 residenti) e Albarola (6.100 residenti).
Il “porta a porta” era stato introdotto per la prima volta nel 2011 in centro storico e nelle vie in prossimità della cerchia delle mura, coinvolgendo circa 9.000 abitanti; nel novembre 2012 era stata quindi effettuata una estensione ad alcune frazioni (tra le quali Isola Maggiore e Riolo), per circa 1.000 residenti.
Seguendo questi passaggi di attuazione del piano di estensione del “porta a porta”, i dati sull’andamento della raccolta hanno progressivamente confermano l’efficacia del sistema nel contribuire all’aumento della quota di differenziata, che nel 2015 (quando mediamente i cittadini serviti dal “porta a porta” nell’arco dei 12 mesi sono stati circa 18.000) era salita al 55% rispetto al 52% del 2014 e nel primo trimestre del 2016 (con 33.000 abitanti serviti) era ulteriormente cresciuta sino al 60%, con proiezioni sullo scenario a regime per tutta la città che attestavano la raggiungibilità dell’obiettivo di una raccolta differenziata al 65% entro la fine di quest’anno.
Il primo mese con “porta a porta” in funzione sull’intera città, quello di aprile, si è chiuso con un dato del 69%, seguito dal 70% di maggio e dal 72% di giugno, per una media complessiva nei primi sei mesi del 65%.
Nella media sui 12 mesi il dato potrebbe ulteriormente migliorare, anche per effetto del computo della quota avviata a recupero dei rifiuti da spazzamento stradale e di quelli da ingombranti, che ai sensi delle linee guida indicate nel Decreto Ministeriale 26 maggio 2016 sono da considerare rifiuti differenziati e che nel report sul primo semestre 2016 non vengono presi in considerazione, perché le certificazioni sull’avvio a recupero vengono acquisite a consuntivo a fine anno; nel 2015, la quota avviata a recupero dei rifiuti da spazzamento stradale è stata del 90%, quella dei rifiuti da ingombranti è stata del 40%.
(27.07.2016)
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