Dal 54% al 69,3%, un balzo in avanti di circa 16 punti percentuali.
E' il dato che emerge dal rapporto riferito al solo mese di maggio 2016 e relativo al 'porta a porta', a distanza di un anno dal momento in cui, nel giugno 2015, l'Amministrazione comunale decise il passaggio di tutta la città al nuovo sistema di conferimento dei rifiuti in sostituzione della tradizionale raccolta 'a cassonetto'.
Sino a quel momento il 'porta a porta' veniva utilizzato da poco più di 10.000 abitanti, un quarto della popolazione complessiva di Lodi: i residenti del centro storico e delle frazioni Olmo, Riolo e Isola Maggiore che dal 2011 e 2012 erano passati in via sperimentale a questo sistema di conferimento, con l'eliminazione dei primi cassonetti dalle strade.
Nel giugno 2015 parte il piano di dotare l'intero capoluogo del 'porta a porta': progressivamente si inizia con i circa 5.900 residenti di Laghi e Oltreadda, seguiti a settembre dai 3.700 di Martinetta, Torretta S. Gualtero e S Grato, ad ottobre dai 5.900 abitanti di Fanfani e Pratello e in novembre dai 6.700 abitanti di S. Fereolo. Nell'anno nuovo, dopo la pausa invernale, si completa il progetto cittadino in aprile, quando il 'porta a porta' entra in vigore anche per i 6.100 residenti di Albarola e Robadello e per i 6.800 di S. Bernardo.
L'obbiettivo fissato dalla normativa nazionale prevede il raggiungimento del 65% a livello cittadino, una percentuale sino a un anno fa decisamente fuori portata.
Il primo rapporto mensile su base cittadina, elaborato dal gestore del servizio per conto del Comune e datato 21 maggio 2016, attesta il forte avanzamento del livello di differenziata, che oggi sfiora a Lodi il 70% collocandosi molto oltre le previsioni iniziali.
Un dato positivo e incoraggiante, che andrà verificato sino ad attestarsi in modo stabile durante il resto dell'anno.
Andrea Bruni
Lodi, 30 maggio 2016