Si rinnova anche per il 2016 l’intesa
tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil (segreterie confederali
territoriali e segreterie dei pensionati Fnp-Cisl, Spi-Cgil e Uilp-Uil) sulle
politiche tributarie e sociali dell’ente locale.
L’iniziativa (avviata tre anni fa) è
finalizzata a costruire un percorso condiviso sulle scelte relative agli
impegni economici del Comune riguardo alle politiche sociali e su quelle in
materia di tributi locali. In particolare sono stati approfonditi i seguenti
temi: servizi alla persona, minori, famiglia, anziani e disabilità; azioni di
contrasto all'impoverimento, alla disoccupazione e all'estrema povertà; politiche
conciliative a favore delle famiglie; politiche abitative. Il protocollo
d'intesa prevede incontri periodici di verifica e confronto sull'efficacia
delle azioni concordate.
<<Da tempo – spiega l’assessore
comunale alle politiche sociali, Silvana Cesani - l'amministrazione comunale ha
intrapreso un percorso di confronto con le organizzazioni sindacali sulle
proprie politiche di bilancio, sia complessive che specifiche del settore
politiche sociali, adottando un modello di collaborazione che punta a
individuare priorità condivise e ad aprire i processi decisionali sulle scelte
economico-finanziarie del Comune al contributo delle parti sociali. Questa
prassi di collaborazione rappresenta anche il riconoscimento del ruolo centrale
che le politiche sociali hanno nell'azione dell'amministrazione comunale, che
pur in un quadro di acuta difficoltà, per la risaputa riduzione delle risorse
trasferite dallo Stato e per i severi limiti posti alla spesa degli enti
locali, è sempre riuscita in questi anni non solo a preservare la spesa sociale
ma anche a potenziarla con criteri selettivi ed improntati all'efficienza, che
hanno consentito di ampliare la gamma di servizi a favore delle fasce di
popolazione maggiormente bisognose di sostegno>>.
<<Anche nelle scelte di modulazione dei tributi – sottolinea
l’assessore al bilancio, Erika Bressani – l’amministrazione comunale fa leva
sul pur contenuto margine di intervento che le è concesso per introdurre e
potenziare progressivamente alcune misure di sgravio e agevolazione che si
inseriscono nell’ambito di concrete politiche famigliari. Ne sono un esempio le
riduzioni della tassa rifiuti per le famiglie con 2 e più figli (con sconti che
vanno dal 20 al 100%), ma anche le
riduzioni tariffarie per alcuni servizi a domanda individuale, tra i quali la
refezione scolastica, che prevede la gratuità dal terzo figlio in poi>>.
(15-04-2016)