L’otto marzo di ogni anno si sprecano le discussioni sulla deriva commerciale della ricorrenza, su un otto marzo che dovrebbe essere tutti i giorni e pure che una festa degli uomini non c’è. Credo che ogni ricorrenza vada presa solo in quanto simbolo e ogni cosa cambia a seconda di come ne si vive il senso.
Anch'io non vedo davvero l'ora che arrivi il tempo in cui la festa delle donne sarà tutto l'anno e pure la festa degli uomini, ma siccome penso sia purtroppo un tempo ancora lontano, forse nell'attesa ci conviene cogliere l’occasione per ricordare che i motivi per i quali fu istituita la Giornata internazionale della donna furono proprio le discriminazioni da parte degli uomini, che alle donne impedivano perfino di votare.
Quindi penso che onorare questa giornata non sia conformismo, ma piuttosto un momento per ricordare dove siamo arrivate e come ci siamo arrivate.
Per rivolgere un pensiero commosso e orgoglioso alle donne che hanno conquistato per noi la libertà di cui disponiamo oggi.Molto c'è ancora da fare, moltissimo. Ma quanto è stato fatto!
Non basta indicare l'orizzonte, occorre costruire sentieri per arrivarci: allora cogliamo l’occasione dell’otto marzo per rinnovare ricordi e impegni, perché anche le nostre figlie e i nostri figli possano essere orgogliose di noi come noi lo siamo di chi ci ha precedute.
Buon otto marzo.
Erika Bressani, ass. Pari opportunità del Comune di Lodi