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Arresto del dipendente comunale, le dichiarazioni del Sindaco

L'Amministrazione ha collaborato sin dall'inizio con la Guardia di Finanza

L'indagine che ha portato venerdì scorso all'arresto di un dipendente ha visto l'amministrazione comunale pienamente collaborativa con la Guardia di Finanza, segnalando nella scorsa primavera 2015 alcune circostanze sospette.

Lo ha reso noto oggi il sindaco nel corso di un incontro con la stampa, <<allo scopo di far giustizia di una serie di commenti da parte di alcune forze politiche, ed in particolare il Movimento 5 Stelle, che hanno messo in dubbio la volontà e la capacità dell'amministrazione comunale di vigilare sul rischio di comportamenti contrari alla legge da parte del personale dell'ente. Una bassa strumentalizzazione, priva di qualsiasi fondamento, a cui è necessario replicare, soprattutto per difendere l'immagine del nostro ente, che è sano e che si avvale dell'opera di tanti dipendenti che svolgono il loro compito con onestà, dedizione ed impegno>>.

Gli accertamenti disposti dall'autorità giudiziaria sulla gestione di alcune opere pubbliche sono stati condotti anche a seguito di una segnalazione del Comune alla Guardia di Finanza, avvenuta nella tarda primavera scorsa: <<Il Comandante della Polizia Locale - ha spiegato il sindaco - è stato messo al corrente da una fonte ritenuta affidabile di alcune circostanze sospette; dopo essersi confrontato con me, il Comandante ha quindi immediatamente informato la Guardia di Finanza, che ha avviato le sue attività di indagine. L'amministrazione è stata quindi attenta e tempestiva, ma ovviamente in tutti questi mesi ha mantenuto la necessaria riservatezza su aspetti che oltre ad essere molto delicati sono affidati alla competenza esclusiva dell'autorità giudiziaria e delle forze incaricate di indagare>>.

La stessa dinamica, ha sottolineato il sindaco, ha caratterizzato il comportamento del Comune nel caso della truffa sui rifornimenti di benzina per i mezzi di trasporto dell'ente: <<Anche in quel caso, come è ormai noto, la vicenda è stata indagata e ricostruita grazie ad una nostra denuncia. A chi sostiene che il Comune abbia "dormito", faccio rilevare che grazie alla nostra iniziativa sono emerse ipotesi di truffa ai danni di numerosi altri enti pubblici, nonché svariati soggetti privati: tra le tante vittime della truffa, è stato il Comune di Lodi a notare delle anomalie e a rivolgersi all'autorità giudiziaria>>. 

Per quanto riguarda gli episodi contestati al dipendente arrestato venerdì scorso, <<naturalmente non siamo a conoscenza di tutti gli elementi di cui sono in possesso gli inquirenti, al cui operato guardiamo con fiducia e rispetto: noi abbiamo fatto il nostro dovere, ancge segnalando le circostanze sospette, e ciò non senza turbamento, perché scoprire che qualcuno che lavora in Comune e con cui per motivi istituzionali si hanno relazioni da anni può essere stato protagonista di atti così gravi contro la pubblica amministrazione è uno shock. Senza nulla togliere alla censura incondizionata di questi comportamenti, che colpiscono l'interesse comune, c'è anche un aspetto umano, soprattutto in presenza di provvedimenti come la custodia cautelare, che pur se nella forma meno dura degli arresti domiciliari è comunque una limitazione della libertà. Tutto ciò chiaramente non deve e non ci ha impedito di intervenire con decisione e risolutezza>>.

Come stabilito dalla legge, nei confronti del dipendente arrestato verrà prossimamente disposta la sospensione; nel caso in cui alla chiusura delle indagini ne venisse deciso il rinvio a giudizio, il Comune si costituirà parte civile nel processo.

Lodi, 3 febbraio 2016 
 


Ultima Modifica: 25/05/2022