ECCEZIONALE EVENTO ATMOSFERICO, CITTA' BERSAGLIATA DA PIOGGIA E VENTO DI INTENSITA' SENZA PRECEDENTI: CHIESTA LA PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI CALAMITA' NATURALE
Il Comune di Lodi chiederà la proclamazione dello stato di calamità naturale e lo stanziamento di fondi straordinari per far fronte agli ingenti danni causati dall'evento atmosferico che nella notte tra mercoledì 30 luglio e giovedì 31 luglio ha colpito la città con rara intensità. La decisione è stata presa nel corso della mattinata odierna, sulla base delle indicazioni emerse da una prima stima dei danni rilevati a strutture pubbliche e private, per un importo che nella più prudente delle ipotesi supera abbondantemente il milione di euro. La richiesta di proclamazione dello stato di calamità naturale verrà supportata dall'Anci, sensibilizzata a tal scopo dal sindaco Lorenzo Guerini, che (a Roma da ieri per presenziare ad alcuni incontri istituzionali) ha incontrato stamane il presidente Leonardo Domenici, ottenendo anche un parere favorevole all'ipotesi di scomputare dai calcoli per il Patto di Stabilità le spese che verranno affrontate dal Comune per riparazioni e ripristini. Lo stesso sindaco, dopo aver partecipato a una riunione dell'ufficio di presidenza dell'Anci nazionale (di cui fa parte in qualità di presidenti di Anci Lombardia) ha deciso di anticipare il rientro a Lodi per meglio seguire l'evoluzione della situazione, rinunciando a partecipare alla seduta della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti Locali in programma nel pomeriggio. Già nel corso dell'evento atmosferico, il sindaco si era mantenuto in contatto telefonico con il presidente del Consiglio comunale, Gianpaolo Colizzi, e l'assessore all'ambiente Simone Uggetti, che accompagnati da personale tecnico dell'amministrazione hanno effettuato durante la notte sopralluoghi nelle aree della città maggiormente colpite. Il dispositivo di intervento è quindi entrato in funzione a pieno regime con le prime luci del giorno, vedendo impegnato un organico di circa 40 addetti, tra personale comunale, dell'azienda pubblica Astem e di cooperative di servizio, coordinato dal vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Mario Cremonesi, con l'impiego di numerosi mezzi, 15 motoseghe per la messa in sicurezza di alberature pericolanti e svariate "vasche da riporto" per il trasporto di un considerevole quantitativo di materiali e rifiuti (prevalentemente tronchi d'albero e ramaglie).
Nel frattempo, presso la sede municipale di Palazzo Broletto è stato costituito un gruppo di lavoro per la gestione dell'emergenza e la predisposizione degli atti amministrativi necessari per la richiesta dello stato di calamità, con la partecipazione del direttore generale, del dirigente del settore tecnico e del comandante della Polizia Locale.
Tra i danni più significativi che è già stato possibile appurare, si registrano quelli subiti da tre mezzi dell'Astem e uno scuolabus sul quale è crollata la copertura del deposito dei magazzini comunale di viale Pavia. Per quanto riguarda le strutture privata, si segnala lo scoperchiamento del tetto di un'abitazione in via Vanazzi, il crollo di un ponteggio di cinque piani presso un edificio di via Fogazzaro, ampie porzioni di tetto divelte presso abitazioni in viale Pavia e un cedro del Libano crollato in un giardino privato di via Benedetti e ricaduto sull'edificio posto sull'altro lato della strada, dove ha sbrecciato un muro di cinta, prima di "adagiarsi" sul parapetto di un balcone.
Numerose le piante (anche d'alto fusto) letteralmente sradicate dalla furia del vento, che secondo i dati registrati dalla stazione di Selvagreca dell'Osservatorio Meteo di Lodi (www.meteolodi.net) ha raggiunto una velocità massima di 69,2 chilometri orari: tra le decine di alberi divelti, si segnalano un olmo in piazzale Zaninelli, i due monumentali pioppi cipressini all'ingresso della frazione Olmo dalla strada Vecchia Cremonese, un pioppo bianco secolare presso il parco di via Fascetti. Gli effetti del vento sulla vegetazione sono stati particolarmente vistosi in via Sforza, via Colombo e viale Milano; tra le aree verdi pubbliche, critica la situazione del parco dell'Isola Carolina.
Oltre al forte vento, anche le precipitazione piovose sono state di considerevole intensità, con 61 millimetri caduti in poche ore, pari a oltre il 10 per cento del totale delle precipitazioni registrate dall'inizio dell'anno. Tra la mezzanotte e l'una, la temperatura esterna ha subito un brusco calo da oltre 28 a poco più di 16 gradi e l'umidità nel contempo è salita da circa il 65 al 100 per cento, valore sul quale si è mantenuta sin dopo le ore 03.00.
Segnalazione dei danni: attivato un numero verde
In previsione del riconoscimento dello stato di calamità naturale, l'amministrazione comunale invita i cittadini che avessero subito danni (ma anche quelli che volessero far presente l'esistenza di eventuali situazioni di pericolo) a segnalarlo prontamente, comunque (ai sensi dei termini di legge) non oltre lunedì 4 agosto, rivolgendosi ai seguenti recapiti: nelel giornate di giovedì 31 luglio, venerdì 1 agosto e lunedì 4 agosto dalle ore 09.00 alle 16.30 ingegner Moreno Oldani (telefono 0371/4687211, e-mail moreno.oldani@comune.lodi.it); nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 agosto dalle ore 09.00 alle 16.30 Comando di Polizia Locale, numero verde 800300140.
Dichiarazione del sindaco
"Si è trattato di un evento di portata davvero inusuale, che ha provocato gravi disagi alla città - commenta il sindaco, Lorenzo Guerini - Fortunatamente, non risulta che ci siano feriti e a quanto pare i danni, pur significativi, riguardano esclusivamente strutture e beni mobili, in quest'ultimo caso soprattutto vetture parcheggiate in strada. Nonostante l'ora tarda in cui si è profilata l'emergenza, la mobilitazione di mezzi e personale è stata tempestiva, grazie anche all'intervento diretto di alcuni amministratori, in particolare il presidente Colizzi e l'assessore Uggetti, che hanno battuto la città sotto le intemperie, consentendo una rapida presa di visione di quanto stava accadendo e permettendo anche a me di essere aggiornato in costante contatto telefonico. Ora è presto per azzardare un bilancio sull'entità dei danni, che non è comunque trascurabile; in questa fase, la priorità è quella di mettere in sicurezza le situazioni che possono presentare ancora qualche margine di rischio e provvedere ai primi ripristini".
(31-07-2008)
Alcune immagini dei danni provocati dall'evento calamitoso