"L'amministrazione comunale esprime soddisfazione per la proficua collaborazione con l'autorità giudiziaria e la Guardia di Finanza che ha permesso di ricostruire le modalità con le quali è stata organizzata e realizzata una truffa che ha colpito molti privati e alcune istituzioni pubbliche, tra le quali il Comune di Lodi, che oltre a essere il soggetto che ha subito maggiori danni, è stato anche la prima fonte di informazioni che ha consentito di avviare le indagini, innescate da una querela presentata lo scorso aprile".
Lo dichiara il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, commentando la notizia dell'ordinanza di custodia cautelare a carico del rappresentante legale di un distributore di carburanti eseguita dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica.
"Questa situazione davvero incresciosa - prosegue il sindaco - è stata scoperchiata grazie allo scrupolo e all'attento monitoraggio del settore tecnico del Comune, che di fronte ad un aumento apparentemente immotivato degli importi fatturati da una compagnia petrolifera per il rifornimento di carburante ai mezzi dell'ente ha svolto verifiche che hanno permesso di ipotizzare l'esistenza di pratiche irregolari, segnalate all'autorità giudiziaria con una denuncia sulla cui base si sono poi sviluppati ulteriori accertamenti, in una prima fase delegati alla Polizia Locale e quindi proseguiti e portati a risultato dalla Guardia di Finanza. Si tratta di un positivo esempio di collaborazione e l'amministrazione comunale desidera esprimere gratitudine alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza per la tempestiva attenzione prestata a questo caso e per l'ottimo lavoro svolto".
L'acquisto di carburanti per i mezzi di proprietà del Comune avviene in regime di convenzione Consip, con rifornimenti presso i distributori di una compagnia convenzionata: i relativi importi vengono registrati tramite apposite "fuel card" e trasmessi alla compagnia, che provvede quindi a fatturare i costi a carico del Comune.
In presenza di fatture con importi anomali e che in alcuni casi attestavano rifornimenti plurimi per lo stesso mezzo nella stessa giornata, sono stati avviati accertamenti interni al Comune, ricostruendo i movimenti di servizio dei mezzi e risalendo ai rispettivi conteggi per l'acquisto di carburante, rilevando in particolare un eccesso di spesa nei 6 mesi antecedenti la presentazione della querela per un importo di circa 30 mila euro, ulteriormente quantificato in circa 80.000 euro man mano che le verifiche si sono estese ad annualità passate.
"Naturalmente, quando la vicenda approderà a processo il Comune si costituirà parte civile - informa il sindaco - con l'obiettivo di recuperare le somme che sono state indebitamente sottratte all'ente".
(11-11-2015)