"Al termine dei controlli effettuati non sono emersi elementi che possono indicare l'esistenza di un'attività organizzata di intermediazione che recluti manodopera al fine disfruttamento del lavoro svolto".
Sono queste le conclusioni della relazione di chiusura del progetto "Contrasto al fenomeno del caporalato", realizzato nei mesi scorsi dal Comando di Polizia Locale nell'ambito di un programma regionale.
"Anche se non sono stati rilevati elementi concreti dell'esistenza di un fenomeno di questo tipo - commenta l'assessore alla Polizia Locale, Simone Piacentini - l'attività svoltasi è rivelata molto utile e proficua, innanzitutto perché ha consentito di creare un modello di collaborazione a rete con tutti i principali soggetti interessati al tema in questione:Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza,Inps, Inail, Azienda Sanitaria Locale e Direzione Territoriale del Lavoro. L'unione di tutte queste competenze specifiche ha infatti agevolato l'attività di controllo, rendendola efficace ed estesa. Si tratta di un risultato importante, che diventa patrimonio condiviso tra tutte le istituzioni e le realtà che hanno collaborato al progetto e servirà da punto di riferimento per mantenere alta l'attenzione sul problema e potenziare sempre di più le attività di prevenzione".
Nel periodo svolgimento del progetto, i controlli effettuati sono stati complessivamente 53, relativi ad attività commerciali (esercizi pubblici, negozi, ambulanti sia in sede fissa che itineranti, centri massaggio), cantieri edili e attività di autotrasporto. Nel corso degli accertamenti sono state identificate 138 persone (verificando busta paga, contratto dilavoro, eventuali voucher lavoro e in generale tutte le autorizzazioni amministrative che consentono la regolare attività lavorativa), effettuati 2 sequestri amministrativi, comminate 3 sanzioni in materia di normativa del lavoro e segnalata una notizia di reato. In 14 casi, i datori di lavoro delle attività controllate sono stati convocati presso ilComando di Polizia Locale per presentare la documentazione completa sul personale impiegato, dato che i riscontri ottenuti in sede di sopralluogo non erano parsi sufficienti.Le sanzioni si riferiscono a lavoratori impiegati senza contratto presso alcuni ambulanti del mercato:
"Si tratta di irregolarità - spiega il comandante della Polizia Locale, Angelo Di Legge - ma è bene chiarire che in nessun caso è stata riscontrata l'esistenza di attività organizzate di intermediazione e di reclutamento della manodopera. Nei controlli presso i cantieri edili non è invece emersa nessuna anomalia; l'unico elemento che è stato notato è relativo all'esiguo numero di maestranze impiegate. Nell'ambito dell'autotrasporto, le verifiche hanno infine portato a rilevare 2 infrazioni alla normativa del settore, oltre a 2 infrazioni al Codice della Strada".
"Il progetto - aggiunge l'assessore Piacentini - si proponeva di sviluppare la conoscenza di ambiti economici e produttivi nei quali normalmente si ritiene che possano generarsi situazioni di cosiddetto "caporalato". La premessa per raggiungere questo obiettivo era quella di organizzare un efficace servizio di controllo del territorio, possibile solo attraverso una forte sinergia tra vari Corpi di Forze dell'Ordine, visto che i servizi hanno richiesto 27 giornate per lo svolgimento dei sopralluoghi in cantieri ed attività commerciali e l'organizzazione di controlli di polizia stradale. In totale, il Comando di Polizia Locale è stato impegnato con 2 ufficiali e 12 agenti, per un totale di 264 ore di attività".
Lodi, 4 novembre 2015