Avviare un percorso di informazione ai cittadini; promuovere una consultazione popolare; coinvolgere la Prefettura; chiedere al Governo la revisione dell'autorizzazione.
Sono questi i punti sui quali il consiglio comunale di Lodi ha espresso condivisione unanime a riguardo dell'impianto di stoccaggio di gas che la società Italgas Storage si appresterebbe a realizzare a Cornegliano Laudense, dopo aver già ottenuto la necessaria concessione statale.
L'argomento è stato affrontato dall'assemblea di Palazzo Broletto nel corso della seduta di martedì 22 settembre, a seguito di una mozione presentata dalla Lega Nord, il cui testo, integrato da un emendamento proposto dalla maggioranza, è stato infine approvato all'unanimità.
Il documento impegna il sindaco ad "avviare, di concerto con le altre realtà istituzionali, politiche e associative coinvolte, un percorso di informazione e condivisione con i cittadini sul tema dell'impatto ambientale dell'impianto di stoccaggio sul territorio", nonché a "coordinarsi con gli altri Comuni coinvolti al fine di intraprendere un percorso che porti nel breve periodo ad una consultazione popolare che consenta ai cittadini di esprimere la propria opinione sulla realizzazione dell'impianto".
Secondo gli auspici formulati nella mozione, la copertura dei costi organizzativi della consultazione popolare potrebbe essere garantita dalla Prefettura, di cui si chiede in ogni caso il coinvolgimento per verificare la conformità dell'impianto alla Direttiva Seveso.
Al Governo, infine, si chiede di procedere alla revisione immediata dell'autorizzazione, "al fine di valutarne la conformità alle nuove linee guida ministeriali del novembre 2014 (Studio ICHESE)".
In passato, l'amministrazione comunale di Lodi si era già espressa in modo apertamente critico nei confronti dell'ipotesi di realizzare l'impianto di stoccaggio di gas, opponendo il suo diniego a tutti i passaggi della procedura che l'avevano vista coinvolta (parere di conformità urbanistica e approvazione dei progetti dell'elettrodotto e del gasdotto a servizio dell'impianto). Il deposito è progettato per una capienza di 2,2 miliardi di metri cubi di gas ad alta pressione, in base ad una concessione mineraria che interessa un'area di 24 chilometri quadrati di estensione, con riflessi oltre che su Cornegliano Laudense anche su un comprensorio che comprende Lodi, Borgo San Giovanni, Lodi Vecchio, Massalengo e Pieve Fissiraga.
(23-09-2015)