Approvazione definitiva per il Piano Integrato di Intervento dell'area Pharmagel.
Dopo l'adozione avvenuta lo scorso ottobre, il consiglio comunale ha infatti deliberato nella seduta di martedì 17 febbraio il via libera al provvedimento, con 18 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astensioni, a seguito dell'esame delle osservazioni presentate durante i termini di pubblicazione del Piano.
In particolare, rispetto alle 9 osservazioni formulate da Sel per Lodi e alle 3 inoltrate da Ciclodi-Fiab, ne sono state parzialmente accolte rispettivamente 1 e 2, relative a una modifica della dislocazione dei nuovi parcheggi in via Giovanni XXIII e via Kennedy (che sarà effettuata in linea, anziché "a pettine", con una conseguente riduzione dei posti auto da 20 a 11), all'eliminazione della discontinuità lineare del marciapiede lungo via Giovanni XXIII ed alla esplicita indicazione nella planimetria di progetto del Piano dello spazio destinato a parcheggio per biciclette.
Con 15 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astensioni è stato inoltre approvato un emendamento presentato dalla giunta con cui sono state apportate alcune modifiche alla convenzione tra il Comune e l'operatore privato promotore dell'intervento, finalizzate in particolare a meglio definire gli impegni di quest'ultimo in merito al criterio di priorità a favore di residenti in Lodi per la scelta dei 5 lavoratori che saranno assunti nella nuova struttura commerciale che sorgerà in zona, nonché a porre in capo all'operatore l'obbligo di costituire una fidejussione a garanzia di questo impegno, di importo pari a quello della riduzione (per
circa 79.000 euro) dello "standard di qualità" accordata proprio alla luce delle positive ricadute occupazionali dell'operazione. Oggetto del Piano Integrato di Intervento (proposto dalla Gierre Spa di Milano, società proprietaria dell'area) è l'edificio che sorge nell'isolato tra viale Europa, via Kennedy e via Giovanni XXIII, attualmente adibito a sede della Pharmagel Technology Srl, che verrà demolito per lasciare posto a due palazzine residenziali, per un totale di circa 30 appartamenti, ed un insediamento commerciale (con una superficie di vendita di massimo 800 metri quadrati).
L'intervento segue le indicazioni del Piano di Governo del Territorio per quanto riguarda la riconversione ad uso residenziale di immobili produttivi dismessi (da attuare appunto tramite Piano Integrato), mentre si pone in variante al Pgt stesso per quanto riguarda l'inserimento della funzione commerciale. Già sede della Pharmagel Engineering Spa, con l'evoluzione di questa nella Pharmagel Technology Srl l'edificio ha sostanzialmente perso la funzione produttiva ed ospita attualmente uffici ed aree magazzino, che occupano solo circa il 20% degli spazi complessivamente disponibili e che secondo le intenzioni manifestate dall'azienda sono destinati ad essere trasferiti in altra area all'interno del Comune di Lodi.
Considerata la difficoltà di ricollocazione a destinazione industriale dell'immobile, dovuta sia al momento difficile del mercato che alla configurazione pluripiano dell'edificio, la proprietà ha quindi deciso di proporne la trasformazione.
Rispetto alla consistenza attuale dell'insediamento (5.825 metri quadrati di strutture coperte, per una volumetria di 17.465 metri cubi), il Piano Integrato di Intervento prevede la costruzione di una superficie coperta complessiva di 3.526 metri quadrati (800 commerciali e 2.726 residenziali) ed una volumetria complessiva di 11.628 metri cubi (3.450 commerciali e 8.178 residenziali); al Comune verranno cedute aree a standard per 2.130 metri quadrati; gli oneri di urbanizzazione ammontano a 380.000 euro, più 250.000 euro di "standard di qualità"; i due edifici residenziali avranno complessivamente circa 30 appartamenti; sulle aree a standard verranno realizzati, tra l'altro, 88 posti auto di uso pubblico (79 in prossimità dell'insediamento commerciale con accesso da viale Europa, 6 lungo via Kennedy e 3 lungo via Giovanni XXIII); la parte commerciale consisterà in un punto vendita di generi alimentari e non alimentari, con un organico tra 5 e 10 dipendenti.
Le opere di urbanizzazione che saranno realizzate direttamente dal promotore dell'intervento avranno costi pari a circa 167.000 euro ed oltre agli allacciamenti alle reti idrica, gas, elettrica, telefonica, fognaria e di illuminazione pubblica comprenderanno una rete elettrica integrata modello "Smart City" consistente in: armature stradali a Led con predisposizione per telegestione, telediagnosi, telecontrollo e wi fi di quartiere; sistema di videosorveglianza con gestione in remoto; 2 posti auto dotati di colonnina per la ricarica di auto elettriche; 2 sbarre elettriche predisposte per il collegamento in remoto.
In base alle disposizioni per l'attuazione degli interventi tramite Piano Integrato, la proprietà dovrà inoltre corrispondere al Comune uno "standard qualitativo aggiuntivo", per un importo inizialmente stimato in 330.000 euro e successivamente ricalcolato in 250.556 euro, in considerazione del valore socio-occupazionale dell'operazione.
A integrazione del provvedimento, il consiglio ha inoltre approvato con 27 voti favorevoli ed una astensione un ordine del giorno presentato dal gruppo Primavera Lodigiana, con il quale si impegna l'amministrazione comunale a destinare al Fondo Anticrisi Comunale e/o all'iniziativa Dote Lavoro-Tirocini per i giovani l'importo della fidejussione da 79.000 euro, nell'eventualità di una sua escussione per inadempienza dell'operatore privato.
Nella seduta del 17 febbraio, il consiglio comunale ha approvato (con 28 voti favorevoli ed una astensione) un ordine del giorno presentato da Lista Civica Cominetti Sindaco, progetto Civico Cominetti e Lega Nord con il quale si impegnano la giunta ed il consiglio "ad adoperarsi nelle sedi opportune affinché il decreto del Governo (sulla riforma delle Banche Popolari) non sia convertito in legge ovvero sia modificato durante l'iter di conversione in legge, introducendo ogni utile strumento correttivo che tuteli tutti i protagonisti coinvolti (dipendenti, famiglie, operatori economici, azionisti), conservando lo spirito e l'identità originari delle banche popolari senza snaturarne il valore cooperativo e favorendo il mantenimento del radicamento nei rispettivi territori".
(15-10-2014)