L'energia elettrica consumata nel primo semestre del 2014 da tutte le utenze intestate al Comune di Lodi (dalle sedi istituzionali e amministrative agli edifici scolastici sino agli impianti di illuminazione pubblica) è stata interamente alimentata da fonti rinnovabili, per un totale di 3.520.000 kilowattora ed una riduzione delle emissioni di CO2 di 1.799 tonnellate, rispetto alla CO2 che sarebbe stata prodotta in caso di utilizzo di energia elettrica da idrocarburi.
Ad ufficializzare questo importante risultato è l'apposito Certificato GO (Garanzia di Origine) rilasciato dal Gestore Servizi Elettrici Spa, la società pubblica che regola i meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili.
Dal 2013 i fornitori di energia elettrica possono infatti utilizzare esclusivamente la Garanzia di Origine come prova della quantità di energia utilizzata prodotta da fonti rinnovabili.
A richiedere e ottenere il certificato per conto del Comune di Lodi è stata la Acam Spa di La Spezia, la società con cui il Comune ha stipulato il contratto di fornitura di energia elettrica per il periodo 2014-2016, ottenendo una riduzione del 20 per cento sulla componente tariffaria determinata dai fornitori ad integrazione del prezzo unico nazionale, margine che l'amministrazione comunale ha deciso di "investire" nella conversione a fonti rinnovabili dell'intero ammontare dei consumi annui, raggiungendo il duplice obiettivo di non subire rincari della "bolletta elettrica" comunale e di ridurre significativamente l'inquinamento atmosferico.
Su base annua, i consumi di energia elettrica del Comune sono stimati in circa 6.800.000 kilowattora, di cui circa il 50% per l'illuminazione pubblica; l'alimentazione integrale con energia da fonti rinnovabili consentirà un taglio annuale delle emissioni di CO2 di circa 2.683 tonnellate, pari al 12 per cento della riduzione complessiva che il Comune si è impegnato a realizzare entro il 2020, come stabilito nel Piano di Azione per l'Energia Sostenibile adottato nel 2012, a seguito della sottoscrizione del Patto Europeo dei Sindaci, di cui Lodi è stato uno dei primi 6 capoluoghi di Provincia italiani firmatari.
Base di partenza di questo percorso è il dato delle emissioni annue pro capite di CO2 del 2005, pari a 4,61 tonnellate, destinato a ridimensionarsi entro il 2020 a quota 3,68 tonnellate. Considerando che nel 2005 la popolazione della città era di 42.750 residenti (per una produzione complessiva di CO2 pari a 197.077 tonnellate) e che in base all'andamento demografico dell'ultimo decennio si prevede che nel 2020 passerà a 47.600 abitanti (mentre erano 44.529 quelli registrati all'anagrafe al 31-12-2013), per ottenere una riduzione pro capite delle emissioni di CO2 del 20 per cento le emissioni totali dovranno scendere a 175.168 tonnellate, per una diminuzione in termini assoluti di 21.909 tonnellate.
"L'impegno del Comune su questo fronte - ricorda il sindaco - si è sviluppato anche nel settore dell'edilizia pubblica, in particolare con alcuni importanti interventi di miglioramento dell'efficienza energetica di edifici scolastici. Il risparmio energetico così conseguito è stato poi valorizzato anche in termini economici, oltre che ambientali: a seguito di una apposita gara, abbiamo infatti conferito ad una società di servizi energetici, la Saace Srl di Codogno, l'incarico di commercializzare i titoli di efficienza energetica (i cosiddetti "certificati bianchi") maturati grazie agli interventi di riqualificazione delle scuole dell'infanzia Jasmin, Akwaba e Giardino e della Biblioteca Laudense, nonché all'alimentazione fossil free dell'illuminazione pubblica. Al netto della quota di compenso alla società, si tratta di un importo di circa 110.000 euro, che intendiamo investire in nuovi interventi di efficientamento energetico, che a loro volta genereranno nuovi certificati da commercializzare, innescando così un circuito virtuoso".
(19.12.2014)