Il nuovo asilo nido comunale aprirà le porte ai suoi piccoli ospiti il prossimo 7 gennaio.
Il trasferimento del nido Carillon da via Volturno alla nuova sede presso l'ex Istituto Fanciullezza di Strada Vecchia Cremonese avverrà infatti durante la pausa per le festività natalizie, quando verranno completate le rifiniture, ultimati gli allestimenti interni e posati i nuovi arredi. Successivamente (in una data ancora da stabilire, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio), la nuova struttura, realizzata nell'ambito della riqualificazione complessiva dell'ex Fanciullezza, verrà presentata alla cittadinanza in occasione di un apposito open day.
Il nuovo asilo nido presso l'ex Istituto Fanciullezza costituisce il primo lotto del piano di riqualificazione della struttura che sorge in strada Vecchia Cremonese, destinata a diventare un innovativo centro di servizi per l'infanzia e le famiglie. L'intervento (progettato dallo studio Zpz Partners di Modena) è iniziato nell'estate del 2011 ed il quadro economico ammontava a 2.500.000 euro, di cui 1.700.000 euro di risorse comunali e 800.000 euro di contributo regionale, concessi a valere su un fondo per la realizzazione di nuovi servizi per l'infanzia, con assegnazione tramite bando. I lavori sono stati inizialmente aggiudicati alla Cooperativa G.M.C. di Tortona, che rispetto alla base d'asta di 1.858.000 euro di importo opere ha presentato un'offerta con ribasso del 43 per cento, per un importo di aggiudicazione di 1.071.000 euro (al netto dell'Iva). Nel 2012 il contratto con l'impresa aggiudicataria è però stato rescisso per gravi ed insanabili divergenze con la direzione lavori, quando erano state realizzate opere per un importo di 565.000 euro; il completamento dei lavori del primo lotto era stato quindi riaffidato alla Costruvì Srl di Benevento, che oltre ad opere per 740.000 euro per chiudere il primo lotto da progetto, ha realizzato ulteriori interventi di una perizia suppletiva di variante per 344.000 euro, finanziata con le somme a disposizione del quadro economico del progetto.
Conclusa questa fase, dal giugno 2014 sono iniziati lavori complementari per ulteriori 500.000 euro, che rappresentano uno stralcio in anticipazione dei successivi lotti di riqualificazione dell'ex Fanciullezza. Ai 3 milioni dell'operazione (2.500.000 del lotto 1 e 500.000 dei lavori complementari) si aggiunge infine un contributo di 100.000 euro stanziato dalla Fondazione Cariplo a favore del progetto "Tutti al nido: intervento di allestimento interno, definizione del piano pedagogico e start-up del nuovo asilo nido". Presso la struttura di Strada Vecchia Cremonese verrà trasferito il nido Carillon attualmente collocato in via Volturno: nella nuova sede, il nido avrà 65 posti, rispetto ai 63 attuali, ai quali si aggiungono i 72 dell'altro nido comunale, il Girotondo di via Salvemini.
Il progetto di riqualificazione prevede di organizzare nell'Istituto Fanciullezza un Centro per l'Infanzia articolato in numerose attività. Al piano seminterrato (oggetto di questo primo lotto di lavori) ha trovato collocazione l'asilo nido, su una superficie complessiva di 803 metri quadrati; al piano rialzato sono disponibili 767 metri quadrati, mentre al primo piano 730 metri quadrati. La destinazione di questi spazi verrà definitiva prossimamente, indicativamente le funzioni che potrebbero essere ospitate sono: al piano rialzato reception, area di accoglienza, book shop con caffetteria, spazio polifunzionale e spazio famiglia 0-3 anni; al primo piano un centro gioco (spazio gioco + laboratorio giocattoli) ed un centro di documentazione sull'infanzia. Gli spazi verdi esterni hanno una superficie di circa 1.000 metri quadrati. L'idea base del progetto è di conservare e valorizzare l'edificio razionalista dei primi anni '30 procedendo secondo criteri di restauro del moderno.
Il progetto si articola quindi in alcune fasi che si possono sintetizzare in cinque punti:
Inserito nel filone di inizio XX secolo dei complessi religiosi dedicati all'infanzia, l'ex Istituto Fanciullezza di Lodi è l'espressione di un linguaggio architettonico razionalista proprio di quegli anni, di piacevole fattura e rigore. La struttura nacque negli '30 come Ricovero per l'Infanzia Abbandonata ed era gestito dalla Congregazione di Carità di Lodi.
Il progetto fu elaborato nel 1932 dagli architetti Griffino e Faludi di Lodi, su incarico diretto del Comune, dopo l'esito negativo di un concorso pubblico. Costruito tra la fine del 1932 e il 1933, fu inaugurato il 29 ottobre 1933, alla presenza del gerarca fascista Starace.
Le caratteristiche formali più rilevanti sono la pianta a "Z", con elemento emergente arrotondato a nord; l'uso di mattoni facciavista a passo quasi quadrato; la zoccolatura in mattoni relativa al piano seminterrato; le lesene di ordine gigante sulla parte semicircolare (ex-cappella); i davanzali in cemento continui sotto le finestre; le finestre continue su pareti intonacate o in laterizio; il tetto piano.
(18.12.2014)