ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO: APRILE STABILE AL PIU' 3 PER CENTO, CONTRO IL 3,3 DELLA MEDIA NAZIONALE
Dopo essersi riallineato nel primo bimestre dell'anno alla media nazionale (a febbraio più 2,8 per cento tendenziale), tra marzo e aprile l'andamento dei prezzi al consumo registrato a Lodi pare essersi stabilizzato su livelli nuovamente inferiori a quelli stimati per il resto del Paese. Secondo le rilevazioni effettuate dall'Ufficio Statistica del Comune, il quarto mese del 2008 si è infatti chiuso con un aumento tendenziale (quindi rispetto allo stesso mese del 2007) del 3 per cento, contro un dato nazionale del 3,3 per cento, per effetto di una variazione congiunturale (vale a dire rispetto a marzo) che a livello locale è stata pari a 0, mentre a livello nazionale è stata del più 0,2 per cento.
Nonostante l'incremento del ritmo di crescita dei prezzi in uno dei comparti più significativi e "pesanti" del paniere come quello dei prodotti alimentari (ad aprile più 0,5 per cento, contro il più 0,3 per cento di marzo), l'indice generale è rimasto stabile su base congiunturale grazie soprattutto al perdurante ribasso dei prezzi del comparto abbigliamento e calzature (meno 0,4 per cento), al calo registrato nel comparto trasporti (meno 0,6 per cento, mentre il mese precedente la variazione era stata di più 1,7 per cento, soprattutto per il rialzo del gasolio alla pompa, con un più 4,5 per cento), alla conferma della discesa dei prezzi del comparto ricreazione, spettacolo e cultura (un meno 0,2 per cento che ha dato seguito al meno 0,7 per cento di marzo, con ribassi soprattutto per tv color e navigatori satellitari, rispettivamente circa meno 4 e meno 5 per cento) e all'inversione di tendenza nel comparto ristorazione (meno 0,1 per cento, dopo il più 0,7 per cento di marzo, determinato in particolare dall'aumento dei prezzi di cappuccino a brioche al bar, tra l'1,1 e l'1,3 per cento). Tra gli alimentari, ad aprile rilevati aumenti per i derivati del latte (yogurt e grana padano più 2,8 per cento, ricotta e mozzarella più 2,6, formaggio fusi più 2,2), nel settore pescheria per triglie e orate fresche (rispettivamente più 18,9 e più 16,7 per cento; in flessione in merluzzo fresco, meno 9,3 per cento), nel settore frutticolo per banane (più 7 per cento), mele fuji (più 7,1), meloni (più 23,1) e agrumi (arance bionde più 6,8 e tarocco più 8,8, limoni più 9,4), tra gli ortaggi rincari per piselli (più 26 per cento), lattuga e broccoli (tra il 5 e il 6 per cento), compensati dai considerevoli cali di asparagi (meno 23,7), insalata valeriana (meno 22,1), finocchi (meno 13,3), cetrioli (meno 12,4) e carciofi (meno 10 per cento).
Il quadro dettagliato delle variazioni dei prezzi dei singoli prodotti del paniere può essere consultato anche su internet, all'indirizzo www.comune.lodi.it, direttamente dalla home page. Le voci di prodotto appartenenti ai gruppi "pesci", "frutta" e "ortaggi" sono rilevate con periodicità bimensile (primo e dodicesimo giorno di ogni mese). I prezzi elencati in tabella sono quelli rilevati ogni mese presso gli esercizi commerciali della città inseriti nel Piano di Rilevazione e fanno riferimento al prodotto più venduto nella quantità che più si avvicina agli standard del modello di rilevazione Istat. In sede di stesura ed elaborazione mensile del paniere vengono riportati i prezzi come rilevati nei punti di vendita, prezzi che possono divergere l'uno dall'altro a causa delle diverse marca, varietà e quantità rilevate.
La media relativa a questi prezzi viene calcolata rapportando la quantità effettivamente rilevata alla quantità standard del protocollo Istat. In relazione ai comparti "pesci", "frutta" e "verdura" vengono riportate solo le varietà per le quali sia stata registrata almeno una delle due quotazioni previste, in almeno la metà dei punti di rilevazione. Per osservazioni, richieste e suggerimenti, è possibile rivolgersi all'Ufficio Statistica del Comune, all'indirizzo di posta elettronica prezzialconsumo@comune.lodi.it.
(05-06-2008)