Da lunedì 13 ottobre entreranno nel vivo i lavori di realizzazione delle opere di potenziamento dell'argine in sponda destra dell'Adda, a monte del ponte Napoleone Bonaparte. Dopo le operazioni preliminari all'insediamento del cantiere, effettuate nel corso dell'estate con la delimitazione delle aree che saranno interessate dall'intervento (collocate tra il ponte e l'innesto sulla strada provinciale 202 per Montanaso Lombardo), i lavori coinvolgeranno dai prossimi giorni il tratto urbano del lungo fiume, in particolare via Mattei, dove entrerà in vigore il divieto di sosta 0/24 ed il divieto di transito (con deroga per i residenti, limitatamente alla fascia oraria 18.00-08.00), che saranno estese anche a via X Maggio, nel tratto fra via Defendente Lodi e via Mattei.
Il quadro economico dell'intervento ammonta a 4.430.000 euro, interamente stanziati dalla Regione Lombardia; il progetto preliminare è stato elaborato dall'Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), mentre quello esecutivo è stato messo a punto dall'associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l'appalto integrato (progettazione e realizzazione), capeggiata dalla Colombo Severo & C. Srl di Borgo San Giovanni e comprendente anche Edilpronto Srl, Padana Strade Srl, Studio Hydra Srl e Assiotti Angelo e Figli Srl. L'importo di aggiudicazione ammonta a 2.906.000 euro (di cui 23.000 euro per la progettazione), a cui bisogna aggiungere le spese tecniche ed accessorie, l'Iva e le somme a disposizione per lavori in economia, sino al totale di 4.430.0000 euro. I tempi di realizzazione dell'intervento sono programmati in 301 giorni.
La nuova barriera difensiva consisterà essenzialmente in manufatti di contenimento dei livelli e si snoderà dal ponte napoleonico al quartiere Martinetta, intestandosi nel rilevato stradale della strada provinciale 202 per Montanaso. Nel loro tracciato, le opere incontreranno diversi ambiti, da quello più tipicamente urbano a quello più pregevole del lungo Adda, a quello quasi agricolo dell'ultima periferia cittadina. Per questo motivo, avranno caratteristiche costruttive diverse, che vanno dal muro rivestito in mattoni al rilevato arginale vero e proprio. Particolare attenzione è stata dedicata alla zona della Piarda Ferrari, la cui integrità verrà garantita per mantenere inalterate le attività cittadine e sociali che intorno ad essa si svolgono. In particolare, per assicurare la massima compatibilità con gli usi ricreativi e la fruibilità del lungo Adda in tratto urbano, si ricorrerà ad una barriera mobile. Il progetto prevede la realizzazione di muri di contenimento, con finitura in laterizio a vista, nel tratto tra la spalla del ponte e la Piarda Ferrari, quindi da lì sino al cavo Roggione una soluzione mista, con l'utilizzo all'occorrenza di barriere mobili, per proseguire poi con un nuovo rilevato arginale alternato ad un muro di contenimento ed infine con un altro tratto di rilevato arginale, sino all'innesto della provinciale per Montanaso. All'ingresso ed alla foce del Roggione verranno realizzate nuove chiaviche.
L'intervento sull'argine in sponda destra a monte del ponte rappresenta l'ultimo elemento del piano di potenziamento delle difese spondali avviato nel 2006 e che da allora ha già visto la realizzazione degli interventi in sponda destra a valle del ponte, in sponda sinistra a monte del ponte (in corrispondenza dell'area ex Sicc) ed in sponda sinistra lungo la strada provinciale per Boffalora, oltre ad altre opere complementari come il consolidamento del ponte, l'abbassamento della briglia fluviale a valle del ponte stesso e la messa in sicurezza dell'isolotto Achilli. Tutte le opere spondali facenti parte del piano sono state progettate per far fronte ad eventi di piena paragonabili a quello del novembre 2002, che rappresenta il primato storico di Lodi per portata e livello dell'Adda.
(10.10.2014)