RIQUALIFICAZIONE DEI GIARDINI DEL PASSEGGIO, AI VIA LUNEDì 17 MARZO I LAVORI: UN INVESTIMENTO DI 2.700.000 EURO PER RESTITUIRE ALL'ORIGINALE SPLENDORE UNO DEI LUOGHI PIU' BELLI ED EVOCATIVI DELLA CITTA' DI LODI
Prenderanno il via lunedì 17 marzo i lavori di riqualificazione dei Giardini del Passeggio, l'impegnativo intervento (per un investimento di circa 2.700.000 euro) promosso dall'amministrazione comunale per riportare al suo originale splendore uno dei luoghi più significativi e prestigiosi della città per pregio ambientale e paesaggistico.
"Naturalmente - sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - durante i lavori l'accesso ai giardini subirà alcune inevitabili limitazioni e a seconda delle fasi di avanzamento del cantiere nei prossimi mesi potrebbe essere necessario adottare provvedimenti che impediscano, in tutto o in parte, il transito e la sosta dei veicoli lungo il perimetro dell'area verde. Scusandoci con la cittadinanza per i disagi che ne potrebbero conseguire, confidiamo nella comprensione e nella collaborazione di tutti, nella convinzione che la rinascita dei Giardini del Passeggio rappresenti un obiettivo condiviso e particolarmente caro ai lodigiani".
Le prime operazioni riguarderanno la delimitazione dell'area di cantiere, che in questa fase per quanto riguarda gli interventi strutturali sarà circoscritta alla porzione dei giardini compresa tra viale Dante Alighieri e piazzale Medaglie d'Oro, mentre successivamente i lavori si sposteranno nella parte tra piazzale Medaglie d'Oro e Porta Cremona.
Gli interventi sul verde e le essenze arboree interesseranno invece fin da subito l'intera estensione dei giardini (pari a una superficie di 9.300 metri quadrati, delimitata da siepi per uno sviluppo lineare di 2.800 metri): in particolare, si procederà alle potature e alla rimozione delle piante ammalorate. Sempre in questa prima fase verrà poi effettuato un radicale intervento di derattizzazione e sanificazione, preliminare alle operazioni di rifacimento della pavimentazione. L'avvio dei lavori comporterà anche il trasferimento della giostra per i bimbi che si trova attualmente all'estremità dei giardini prospiciente viale Dante Alighieri e che da martedì 25 marzo verrà ricollocata in piazza Castello (sul fronte opposto alla Questura).
A realizzare l'intervento di riqualificazione sarà un'associazione temporanea di imprese costituita tra il Consorzio Cme di Bologna e la Umistop di Busseto.
I tempi di esecuzione dei lavori sono fissati in 365 giorni naturali e consecutivi, per cui i Giardini del Passeggio dovrebbero tornare nuovamente accessibili per l'inizio della primavera 2009.
"L'obiettivo - spiega il sindaco - è tuttavia quello di riuscire a realizzare la maggior parte delle opere in tempi utili per consentire di presentare alla città la nuova veste dei giardini già nel corso del 2008, in occasione delle celebrazioni della ricorrenza dell'850° anniversario di fondazione della città. Oltre che a restituire i giardini al loro originario splendore, riqualificandone il patrimonio arboreo, l'intervento è finalizzato anche a favorire la fruizione da parte della cittadinanza di questo importante spazio di socializzazione, recuperandone e valorizzandone la funzione ricreativa che ha sempre svolto in passato".
Il progetto di riqualificazione è stato elaborato da un'associazione temporanea di professionisti costituita da Lunardini Partners di Lucca, Pozzana di Firenze, Calcagno Maniglio di Genova e G2BA Architetti associati di Lucca. Il team di progettazione (coordinato dall'architetto paesaggista Gianfranco Franchi) ha visto impegnati 12 professionisti. I rilievi sullo stato di fatto dei giardini sono stati realizzati dall'Italian Topographic Survey Sas di Lucca, l'impianto di illuminazione è stato progettato dalla Electrotechnical Engineering di Lodi.
Gli elementi principali del progetto sono la rimodellazione del verde (rispettando il disegno storico di "giardino all'italiana"), con la sostituzione di alcune piante ammalorate (in particolare alcuni dei "tassi"), l'inserimento di nuove essenze maggiormente in linea con la vegetazione tipica autoctona, la creazione di aree boscate ombreggiate, la risagomatura delle siepi laterali (che verranno abbassate e ridisegnate, in linea con i moderni criteri di architettura del paesaggio e di sicurezza, dato che la siepe alta favorisce i comportamenti irregolari e gli atti vandalici, fornendo un'impropria protezione), la creazione di numerose aiuole fiorite multicolori (in particolare in corrispondenza dei busti di Giuseppe Mazzini e di Ada Negri ai due estremi di Porta Cremonese e di viale Dante Alighieri).
Verrà completamente rifatto anche l'impianto di illuminazione. Uno dei concetti centrali del progetto è la diversificazione delle funzioni delle varie zone dei giardini, che ora sono invece indistinte l'una dall'altra: si tratta delle cosiddette "stanze", caratterizzate da elementi specifici, per esempio la "stanza dell'acqua" (con particolari fontane e zampilli), la "stanza dei giochi" (con i giochi per i bambini), le aree di permanenza (con panchine nei punti ombreggiati) e via discorrendo, allo scopo di trasformare i giardini da mero spazio di attraversamento (come ormai sono attualmente) a luogo di frequentazione e intrattenimento.
Cenni storici sui Giardini del Passeggio
L'area attualmente occupata dai giardini costituisce lo spianamento del fossato in cui sino agli anni '30 scorreva a cielo aperto la roggia Molina. La decisione di canalizzare e ricoprire la roggia fu presa dopo l'eliminazione del tram e del ponte di ferro che si trovava nell'attuale piazzale Medaglie d'Oro. I lavori iniziarono nel 1931 e nel 1932 era già stato ricoperto il tratto fra il castello e via XX Settembre. Nel 1933 fu completato il passaggio carrozzabile sotto la linea ferroviaria e il riempimento dell'antico fossato proseguì sino al 1937, quando il nuovo assetto dell'area era ormai definito, mancando solo un centinaio di metri per la copertura totale, ultimata nel dopoguerra. Quello che ora si chiama viale IV Novembre costituiva fin dal XII secolo lo spalto difensivo sul lato sud di Lodi, considerato il più vulnerabile perché posto a quota più bassa rispetto agli altri tre lati della città, protetti dalle scarpate naturali che dal Monte Guzzone (il Colle Eghezzone) davano sul fiume e sulle paludi. Dopo la fondazione della città nuova il 3 agosto del 1158, uno dei primi provvedimenti fu quello di scavare un fossato al cui fondo venne fatto scorrere un canale (la roggia Molina): già due anni più tardi, lungo lo spalto sovrastante il fossato (in corrispondenza dell'attuale viale IV Novembre) al posto degli steccati di legno pre esistenti iniziò la costruzione di nuove mura (la prima pietra fu posata il 3 agosto del 1160, nell'anniversario della fondazione). Il fossato sovrastato da mura e collegato al vecchio castello di Porta Regale (poi rifatto completamente dai Visconti nel XIV secolo) rimase parte della cerchia fortificata della città per secoli. Durante la dominazione spagnola, furono aggiunti terrapieni e baluardi per resistere al fuoco delle artiglierie.
Alla fine del XVIII secolo gli austriaci decisero di togliere a Lodi l'assetto di piazzaforte e modificarono il sistema degli accessi alla città, creando una circonvallazione che collegava le porte della città e il cui tratto meridionale (tra Porta Regale e Porta Cremona) fu concepito come passeggio pubblico, abbellito da filari di alberi e giardini: nasce così, tra il 1789 e il 1791, sulle ceneri delle fortificazioni spagnole, il "passeggio esterno", sul tracciato degli attuali viali Vignati e Agnelli (che durante il ventennio vennero chiamati "viale 28 Ottobre"). Il "passeggio interno" risale invece alla prima metà del XIX secolo: progettato nel 1819, fu realizzato tra il 1836 e il 1842 e fu inaugurato dall'imperatore d'Austria Francesco I: ciò che rimane di quel viale alberato lungo oltre mezzo chilometro è l'attuale viale IV Novembre.
(14-03-2008)