L'amministrazione comunale di Lodi, con il supporto operativo del Corpo di Polizia Locale, propone un'articolata serie di interventi volti a favorire in via principale la sicurezza degli utenti deboli: il piano è stato denominato "Progetto Lodi Sicura".
Gli interventi individuati per migliorare le condizioni di sicurezza presso alcune aree critiche della città costituiscono un programma la cui attuazione ha richiesto un investimento di 890.000 euro, che per una quota di 400.000 euro è stato finanziato dai fondi statali del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale.
Il progetto "Lodi sicura" è stato suddiviso in due lotti funzionali: il primo riguarda la realizzazione di una passerella ciclopedonale che collega la Zona San Grato alla Zona industriale di San Grato, mentre il secondo riguarda interventi vari in diverse zone della città.
Di seguito, una sintetica descrizione degli interventi previsti (cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Allo stato, il passaggio tra viale Milano (da dove proviene il flusso veicolare dal centro città) e la zona produttiva e fieristica è garantito da un cavalcavia carrabile a due corsie, che non accoglie al momento né pista ciclabile né passaggio pedonale.
Quindi il collegamento con l'area industriale è consentito solo ed esclusivamente per mezzo di autovetture.
Il progetto prevede il prolungamento della esistente pista ciclabile da viale Milano e la costruzione di una passerella ciclopedonale di attraversamento della tangenziale, in adiacenza all'attuale cavalcavia carrabile.
L'intervento di messa in sicurezza consisterà nella realizzazione di un collegamento ciclopedonale protetto, utilizzando l'area a margine della carreggiata in passato adibita alla sosta dei mezzi del servizio di trasporto pubblico urbano ed attualmente occupata da un parcheggio non regolamentato. Verranno inoltre ricavati 12 posti auto, che saranno regolamentati come spazi per la sosta a rotazione ("striscia blu").
Il progetto prevede l'inserimento di una rotatoria in corrispondenza di Largo Donatori Sangue, per meglio regolare le intersezioni con via Secondo Cremonesi, via Morti della Barbina, via Massena, via Mosé Bianchi e via Borgo Adda, separando i flussi di traffico e mettendo in sicurezza gli attraversamenti.
Nonostante sia presente una pista ciclabile praticabile sia in entrata che in uscita, l'ultimo tratto in direzione piazzale Zaninelli, per una lunghezza di circa 100 metri, genera una pericolosa interferenza tra utenze deboli, sosta e transito dei veicoli. La soluzione individuata consiste nella realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile in sede, di adeguata ampiezza e protetta dai flussi veicolari, restituendo interamente al transito pedonale il tratto attualmente adibito a pista ciclopedonale.
In corrispondenza al bisogno di regolamentazione e riqualificazione dell'isolato all'interno del centro storico delimitato da via Fanfulla, via Magenta e via Solferino, l'analisi effettuata ha rilevato la necessità di intervenire in modo radicalmente innovativo. Il progetto ha visto la costituzione di una "Zona 20" a precedenza pedonale, in cui la sezione stradale non prevede suddivisione tra marciapiede e carreggiata.
Il progetto prevede l'inserimento di restringimenti di carreggiata, tramite la realizzazione di "isole" centrali per la protezione degli attraversamenti pedonali e la separazione delle ciclabili esistenti.