Molte
sono le radici storiche e le valenze simboliche dei racconti divenuti
leggende sorte attorno al tralcio
reciso della giovane Lucia di Siracusa morta per martirio agli inizi del IV
secolo dell'era cristiana. Di anno in anno la Veglia ne ha mostrato con il
linguaggio dell'animazione e del teatro le diverse sfaccettature. L'azione, che
va in scena di nuovo sul selciato di piazza della Vittoria il giorno prima
dell'arrivo delle bancherelle, prende lo spunto da una tradizione che affonda
nel terreno simbolico del Cantico dei Cantici, dove la figura della 'sposa' si
trasfigura nell'immagine di uno splendido paesaggio: Israele. Così Lucia, per
le comunità cristiane d'occidente e d'oriente, sposa del Signore, si
trasforma, entro il gioco delle azioni,
dell'apparizione degli oggetti di scena, della musica e delle parole del racconto, nel paesaggio della sua isola
natia la Sicilia.
Al
centro della piazza, in uno spazio circolare prende vita la storia dell'isola i
cui paesaggi si riflettono nel cromatismo degli abiti della Santa, così come la tradizione iconografica lo ha codificato nelle sfumature di sette colori dominanti: l'azzurro del mare, il
bianco delle onde spumeggianti in tempesta e dei gabbiani il rosso del fuoco del vulcano, il giallo
della sabbia e dei limoni, il verde delle distese di prati fioriti, il blu
oscuro della notte del travaglio vissuto dalla giovane Lucia, l'oro delle
stelle nel cielo limpido della salvezza e della liberazione. L'azione
teatrale si muove, ora, sul mare con le sue distese d'acqua, i venti
impetuosi, i voli di gabbiani danzanti cacciati da un predatore di fuoco, ed ora si sposta sulle pendici affioranti di
un vulcano, sui brontolii dei terremoti e sulle vampate di fuoco, mentre
tutt'attorno si compone nella musica e nella danza la distesa dell'isola di
luce, da sempre porto sicuro per
viaggiatori e naufraghi. Ai piedi d'una simbolica porta dei limoni il
selciato-isola si tinge di verde e di fiori con campi sospesi, petali luminosi
che volano nell'aria, lanterne multicolori deposte sui fianchi del vulcano.
Fantasmi si aggirano nella notte a raccontare le paure e le angosce affrontate da Lucia nelle ore del
martirio: lotte tra spade e pugnali di fuoco, danze di lanterne-melograni,
frutti simbolici mediatori di terra oscura e di orizzonti luminosi.
All'apparire di un grande cielo al cui centro campeggia una bianca luna, la notte della paura (ma quante notti di paura nel canale di
Sicilia!) si stempera nelle sfavillare di stelle. Gli sguardi accorrono sulle
tracce di Lucia sulla scia di sette
bracieri, carichi di emozioni come i sette colori delle sue vesti dipinte e ridipinte per secoli e secoli. Una
canzone chiuderà l'azione teatrale ricordando l'isola di Lucia tuttora per centinaia di migliaia di profughi naviganti
"Isola di Luce". "Un'isola, luogo di tregua e di pace di pace e salvezza, il
grande furore del mare diventa carezza...".
La
Veglia è promossa dal Laboratorio degli Archetipi in collaborazione con
il Comune di Lodi e l'Ufficio Scolastico
Territoriale di Lodi grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di
Lodi. Il progetto è stato ideato da
Giacomo Camuri e Giannetta Musitelli con la collaborazione di Ines Ambrosini e
Andrea Butera per la coreografia,
Sabrina Inzaghi, Luca Maccagni, Tahomi Zapata Hernandez per la scenografia. Supporto organizzativo
Lorena Masmi dell'Ufficio Cultura del Comune di Lodi. La canzone e le musiche originali sono state composte da Carlo Cialdo Capelli. In scena con Emilio Martinelli, trampoliere, Ines Ambrosini e Andrea Butera, danzatori, animano lo spettacolo Sabrina
Inzaghi, Luca Maccagni, Giulia Marzani, Christopher Owendimma, Veronica
Vignati, Tahomi Zapata Hernandez. Partecipano le bambine e i bambini delle
classi 1C della Scuola primaria G. Pascoli e 3A della Scuola primaria S.
Francesca Cabrini, le studentesse e gli
studenti della classe 3B del Liceo statale Maffeo Vegio, Veronica Cervi, Thomas
Luppi, Andrea Martino, Sara Menardo, Mikail Peviani del gruppo Fili Sospesi.
Narra il racconto scritto da Giannetta
Musitelli l'attore Claudio Raimondo. Diretti da Carlo Cialdo Capelli suonano e
cantano i componenti dell'ensemble della classe 5D ad indirizzo musicale del Liceo statale Maffeo Vegio: Michela
Bardelli (melodica), Jonathan Bidzogo
(violino), Lorenzo Brocchieri (melodica e canto), Mirko Pio Candura (tromba),
Francesco Delmiglio (pianoforte), Hugo Esnault (canto), Elisa Giovannelli (canto), Marta Mazzetti (chitarra e canto), Valentina
Parolini (clarinetto), Greta Pasquali (canto), Nicole Pignarca (clarinetto),
Lorenzo Prevosti (batteria), Olga Spadea (melodica), Silvio Tarenzi (chitarra),
Raul Turla (sassofono), Martina Zaneboni (clarinetto).
L'evento teatrale, che in Lodi inaugura le iniziative
previste per la Notte Bianca di Santa Lucia e annuncia l'apertura dell'ormai
tradizionale mercato del Natale Solidale, è uno tra i molti appuntamenti che si celebreranno in diverse regioni
per la Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare.
(05.12.2012)