LODI BLUES FESTIVAL, AL TEATRO ALLE VIGNE LA SECONDA EDIZIONE DELLA WINTER SESSION: DUE SERATE DI GRANDE MUSICA, OSPITE DI PRIMA GRANDEZZA IL NUOVO FENOMENO SOUL ROY YOUNG
Dopo il grande successo della prima edizione nel 2007, con due serate sold out al Teatro alle Vigne, il Lodi Blues Festival torna a proporre anche nel 2008 la sua Winter Session. Il doppio appuntamento (ospitato ancora una volta presso la sala di via Cavour) è in programma per venerdì 8 e sabato 9 febbraio, con la partecipazione di prestigiosi ospiti internazionali e di alcuni tra i migliori bluesman italiani.
"Alla luce della positiva esperienza maturata negli ultimi tre anni - commenta l'assessore comunale alla cultura, Andrea Ferrari - con un riscontro di pubblico davvero entusiasmante, possiamo ormai affermare che Lodi è diventata un approdo sicuro per gli interpreti e i cultori di questo appassionante genere musicale. In tal senso, la seconda edizione della Winter Session vuole continuare a fare riecheggiare in città le atmosfere di un festival che, edizione dopo edizione, estiva o invernale, ha saputo conquistare attenzione e suscitare seguito, portando sul palco artisti di caratura mondiale come Corey Harris, Eric Bibb, Sugar Ray Norcia e Otis Grand".
Lodi si appresta inoltre ad ospitare un nuovo evento musicale di grande richiamo, con l'imminente svolgimento della prima edizione di una rassegna dedicata al jazz.
"La manifestazione si chiama Jazzin'Laus - spiega l'assessore Ferrari - e si terrà dal 6 al 16 marzo. Promosso con la preziosa collaborazione del FiemmeSkiJazz, il programma del festival ruoterà attorno a una serie di eventi centrali, con ospiti internazionali, presso il Teatro alle Vigne e l'aula magna del Liceo Verri, integrati da una ricca proposta di concerti a ingresso libero presso ben 12 locali della città, che ringraziamo fin d'ora per l'entusiasmo con cui hanno aderito all'iniziativa. I dettagli della rassegna verranno prossimamente illustrati nel corso di una conferenza stampa".
Di seguito, invece, lo stimolante menù della seconda edizione della Winter Session del Lodi Blues Festival.
Venerdì 8 febbraio: Tolo Marton Trio - Sandra Hall & Gnola Blues band
- Apertura di serata con il chitarrista trevigiano (già vincitore negli Usa del Jimi Hendrix International Contest, nonché collaboratore di Kack Bruce e Ginger Baker, come dire "due terzi" dei leggendari Cream di Eric Clapton) e la sua apprezzata formazione, caratterizzata da un sapiente mix di rock, blues, country e psichedelica. Nella seconda parte del programma, protagonista la grande vocalist di Atlanta, accompagnata da una delle top bluesband italiane. Con alle spalle collaborazioni con stelle di prima grandezza com B.B. King, Jackie Wilson, Joe Simon e Joe Tex, Sandra Hall ha trovato nel tempo una sua riconosciuta dimensione da interprete solista, legata a una formazione sui canoni del Chicago Blues che si è evoluta ad ampio spettro, fino a farla diventare una delle più raffinate voci della black music contemporanea. A Lodi presenterà un repertorio imperniato sul suo ultimo Cd, Red Bone Woman, con il supporto della Gnola Blues Band, una delle migliori espressioni del blues italiano, già gruppo spalla nei tour di Steve Ray Vaughan e Robben Ford.
Sabato 9 febbraio: Jerry Portnoy & Gamblers - Roy Young Band
- Vera icona dell'armonica blues, già al fianco del leggendario Muddy Waters, poi fondatore dei Broadcoasters con Ronnie Earl e quindi per quattro anni a fianco di Eric Clapton dal vivo e in sala di registrazione, Jerry Portnoy porterà sul palco delle Vigne tutto il suo carisma di artista abituato ad esibirsi in location come la Carnegie Hall, la Royal Albert Hall, i prestigiosi festival di Newport e Montreux. A Lodi sarà accompagnato dai Gamblers, band di alta classe condotta dal grande Guitar Ray, reduce dalla recente pubblicazione dell'ultimo Cd, Poorman Blues, prodotto da Otis Grand. L'attesissimo ospite finale del festival sarà Roy Young, il nuovo fenomeno soul mondiale, che a Lodi presenterà in anteprima europea Memphis, il suo album di debutto, prodotto da Willie Michell (il produttore di Al Green), con archi e fiati arrangiati dal quasi novantenne Gils Askey, leggendario arrangiatore di Curtis Mayfield, Diana Ross & The Supremes e Temptations. Quella di Roy Young è una storia che sembra un romanzo, con un debutto discografico alla soglia dei 60 anni, quasi trent'anni dopo aver inciso un album con Marvin Gaye prodotto dalla Emi ma mai distribuito. Nato sulle colline jamaicane in una baracca senza acqua né corrente elettrica, a 13 anni Roy Young si trasferisce in Inghilterra, dove a 15 anni abbandona la scuola e intraprende la carriera di musicista, fino ad essere messo sotto contratto dalla Emi. Dopo la delusione della mancata distribuzione del suo primo album, viene riscoperto dagli australiani Frankel Brothers, che lo presentano a Gil Askey, che non appena lo conosce esclama: "Fate attenzione alla sua voce: in giro non c'è più nessun altro come lui!". Da qui ai Royal Studios di Memphis il passo è breve: nasce così il disco che prende il nome dalla città del Tenessee, realizzato con un gruppo di muscisti stellare, di cui fanno parte Leroy Hodges, Charles Pitts, Lester Snell, Steve Pots e Preston Shannon. Subito acclamato dalla critica statunitense, l'album è già diventato un classico del soul.
Lodi Blues Festival
Winter Session 2008 (II Edition)
Teatro alle Vigne
Ingresso una serata 15 euro, abbonamento due serate 22 euro
Info e prenotazioni: 0371/425862-3, info@teatroallevigne.net
www.lodiblues.com, info@lodiblues.com