Nella sua lunga requisitoria contro i mali del pubblico impiego pubblicata sul Cittadino il 3 ottobre, il signor Angelo Cerri ha censurato una serie di comportamenti deteriori, alcuni dei quali, se comprovati, avrebbero rilevanza penale: l'esposizione del signor Cerri non permette tuttavia di stabilire inequivocabilmente se tutti questi addebiti si riferiscano al personale del Comune di Lodi, per cui sarebbe opportuno che il signor Cerri lo chiarisse, assumendosi, nel caso, l'onere della prova e le conseguenti responsabilità. Chiama invece sicuramente in causa il Comune di Lodi il riferimento agli addetti della Biblioteca Laudense, che il signor Cerri definisce addirittura "esempio simbolico che rappresenta l'intera categoria del pubblico", raccontando di "un esercito di dipendenti senza nulla fare, dove si cammina in punta di piedi per non disturbare il sonno del collega". A questo proposito, l'amministrazione comunale respinge fermamente tali gravi e non dimostrate affermazioni, che mettono ingiustamente in discussione la professionalità e la correttezza dei lavoratori, con giudizi tanto sprezzanti quanto privi di riscontro. Gli addetti della Biblioteca Laudense (che purtroppo dispone di un organico fortemente sottodotato, al pari di altri settori dell'amministrazione, a causa del blocco delle assunzioni e della limitazione delle sostituzioni di chi va in pensione) svolgono invece le loro mansioni non solo con serietà, ma anche con profonda passione ed un coinvolgimento che va oltre il dovere professionale. Esprimendo apprezzamento nei loro confronti, come di tutto il personale dell'ente, l'amministrazione comunale stigmatizza i toni offensivi del signor Cerri e resta in attesa che lo stesso chiarisca a chi sono riferite le altre gravi accuse formulate nei confronti di lavoratori pubblici.
Simonetta Pozzoli
Vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Lodi
(07.10.2013)