Sarà l'associazione di imprese con capogruppo la C.M.S.A. di Montecatini Terme (e comprendente anche Ar.Co. ravenna, Co.Edil Srl, Consorzio Costruzioni Infrastrutture Lodi e Sclavi Srl) a progettare e realizzare le opere di completamento del polo universitario di Lodi, finalizzate a consentire il trasferimento integrale da Milano della Facoltà di Medicina Veterinaria e delle strutture dipartimentali di ricerca a vocazione biotecnologica della Facoltà di Agraria. L'incarico (che prevede anche l'acquisizione di una quota del 25% della Società di Trasformazione Urbana denominata LodiTre Spa, costituita da Università degli Studi di Milano, Provincia di Lodi e Comune di Lodi per coordinare l'operazione) è stato aggiudicato lunedì 23 settembre dall'apposita commissione, presieduta dal dirigente del settore grandi opere del Comune di Lodi, architetto Luigi Trabattoni, e composta dall'architetto Luigi Ronsivalle in rappresentanza della Provincia, dai professori Paolo Venini e Remo Dorigati in rappresentanza dell'ateneto milanese e dal professor Alessandro Balducci nominato d'intesa tra le parti. Dopo la fase di preselezione avviata nel 2011 e la definitiva ammissione alla gara di 4 dei nove raggruppamenti di imprese che avevano manifestato interesse a partecipare, le procedure di valutazione delle offerte sono iniziate lo scorso 8 maggio e si sono concluse ieri con l'aggiudicazione, dopo 12 sedute.
Per quanto riguarda la parte economica, il raggruppamento capeggiato da C.M.S.A. ha offerto uno sconto dell'8,78% rispetto alla base di gara, ammontante a circa 49 milioni di euro, oltre alla quantificazione in 890.000 euro del canone annuo per il global service di manutenzione e gestione delle strutture (onere, quest'ultimo, a carico dell'Università).
Dal momento della stipula del contratto, l'aggiudicatario avrà a disposizione 950 giorni per provvedere alla progettazione esecutiva ed alla realizzazione delle opere.
Tra gli elementi più importanti della parte tecnica dell'offerta risultata vincitrice è da segnalare il coinvolgimento nella fase di progettazione di Thomas Herzog, considerato uno dei massimi esponenti a livello internazionale nel campo dell'architettura bioclimatica e del progetto ecosostenibile: oltre al prezzo, al termine di consegna delle opere, alla qualità dei materiali ed ai costi di manutenzione e gestione, uno dei requisiti per la valutazione delle offerte consisteva infatti nell'adozione di criteri progettuali e tecniche di realizzazione a basso impatto ambientale, in particolare per il contenimento dei consumi energetici e la valorizzazione delle fonti rinnovabili.
"Con l'aggiudicazione della gara - commenta il sindaco di Lodi, Simone Uggetti - si compie un passaggio fondamentale del percorso di completamento del polo universitario e della ricerca di Lodi, delineando una prospettiva certa per il definitivo e integrale trasferimento a Lodi della Facoltà di Veterinaria dell'Università Milano, parte essenziale di un cluster scientifico sull'agro-zootecnia che già ora, con le strutture didattiche e la Clinica Veterinaria realizzate in questi anni e la presenza del Parco Tecnologico Padano e delle numerose istituzioni scientifiche che vi fanno riferimento, si qualifica come uno dei più avanzati in Europa, costituendo un'autentica eccellenza italiana, in un settore fortemente innovativo e con forti potenzialità di sviluppo come quelle delle biotecnologie. Il significativo importo dell'investimento che ci apprestiamo ad affrontare (al quale Provincia e Comune contribuiranno nella misura di circa 9 milioni di euro per ciascuno dei due enti) rappresenta anche una positiva iniezione di risorse nell'economia del territorio, il cui sistema imprenditoriale potrà trarre beneficio da una importante opportunità, con varie forme di coinvolgimento".
"Un passo in avanti davvero significativo non solo per il nostro territorio - aggiunge il Commissario Straordinario della Provincia di Lodi Cristiano Devecchi - ma per tutta la Regione Lombardia e il resto del Paese, che potrà beneficiare di un cluster scientifico di altissimo valore che, non a caso, e lo dico con orgoglio, si trova proprio nel Lodigiano, territorio che da sempre si contraddistingue per il suo Dna prettamente agricolo. Anche questo tassello - conclude Devecchi - ci permetterà di arrivare ancora più forti all'appuntamento con Expo".
Il completamento delle strutture universitarie rappresenta uno degli elementi dell'Accordo di Programma inizialmente sottoscritto nel 2001 tra Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano, Camera di Commercio di Lodi, Provincia di Lodi e Comune di Lodi e successivamente sviluppatosi con due aggiornamenti dell'intesa, che attualmente prevede investimenti complessivi per circa 170 milioni di euro, già realizzati per un importo di circa 77 milioni di euro.
(24-09-2013)