Dopo aver reso noto ieri che presso due dei 64 lotti degli orti urbani della Selvagreca sono stati ritrovati frammenti di materiale contenente amianto, nella mattinata odierna l'assessore comunale all'ambiente, Andrea Ferrari, ha tenuto un incontro con gli assegnatari, svoltosi sul luogo.
"Anche se gli interessati sono stati raggiunti a domicilio da una comunicazione scritta in cui si spiega la situazione e si riportano le valutazioni rassicuranti formulate dall'Azienda Sanitaria Locale sugli aspetti sanitari della vicenda, ho ritenuto indispensabile rapportarmi direttamente con gli assegnatari degli orti - spiega Ferrari - Si è trattato di un confronto positivo, che ha consentito di ricostruire in modo dettagliato quando è successo e di fornire ulteriori informazioni sulle misure che verranno adottate per approfondire l'analisi del terreno. Ringrazio gli assegnatari per la disponibilità e per l'atteggiamento molto costruttivo: è importante che i loro comprensibili timori vengano fugati alla luce di elementi oggettivi e delle dichiarazioni dell'autorità sanitaria, che ha escluso qualsiasi ipotesi di contaminazione biologica degli ortaggi coltivati su questi appezzamenti, considerato che la pericolosità dell'amianto è correlata solo all'eventuale dispersione in aria di fibre ed alla loro inalazione attraverso le vie respiratorie".
Da parte delle persone incontrate, l'assessore ha riscontrato grande attenzione, insieme alla prevalente volontà di non rinunciare ai lotti loro assegnati:
"Le risposte che sono state date alle loro richieste di chiarimento sono state accolte con convinzione: la grande maggioranza ha subito affermato di voler continuare a gestire gli orti ed anche i pochi che inizialmente hanno espresso perplessità si sono poi rassicurati. La riqualificazione di quest'area di considerevoli dimensioni è stata impegnativa, dopo decenni di abbandono, degrado e abusivismo: in questa iniziativa sono state investite notevoli risorse economiche, insieme ad un grande sforzo organizzativo, per cui una volta accertato che la conduzione degli orti non comporta rischi di alcun genere è stato auspicato da tutti che un risultato così faticosamente inseguito non venga vanificato. La conferma dell'impegno degli assegnatari rappresenta peraltro la più efficace forma di garanzia anche per il Comune, perché nessuno più di loro ha a cuore la gestione ordinata e costante di quest'area: siamo sicuri che questa collaborazione permetterà di salvaguardare una risorsa così importante".
(27-06-2013)
A seguito del rinvenimento presso 2 dei 64 lotti degli orti urbani recentemente inaugurati in zona Selvagreca di frammenti di materiale presumibilmente consistente in amiantocemento, dopo aver provveduto nella mattinata odierna alla rimozione, l'amministrazione comunale ha esaminato la situazione nel corso di un incontro con i responsabili del Dipartimento Prevenzione Medica dell'Azienda Sanitaria Locale, allo scopo di valutare l'esistenza di possibili profili di rischio per la salute degli assegnatari degli orti e dei consumatori degli ortaggi ivi coltivati. A questo proposito, i funzionari dell'Asl hanno chiarito che la pericolosità dell'amianto deriva prevalentemente dall'eventuale dispersione nell'aria di fibre prodotte dal degrado di manufatti, mentre la presenza di frammenti nel terreno sottostante coltivazioni e/o la dispersione di fibre nell'acqua non comporta contaminazione biologica degli alimenti. Tenuto conto di ciò, Comune e Asl hanno concordato che presso i lotti dove sono stati rinvenuti i frammenti, nel frattempo già rimossi, verrà effettuata, ad opera di una impresa specializzata, una vangatura sino ad una profondità di 40/50 centimetri; analogo intervento verrà effettuato presso ogni altro lotto dove dovesse eventualmente essere segnalata la presenza di ulteriori frammenti; la vangatura si svolgerà previa bagnatura del terreno, per evitare la dispersione di polveri.
Inoltre, saranno eseguiti scavi a campione nei 9 lotti non ancora assegnati, secondo modalità concordate con il Dipartimento di Prevenzione Medica dell'Asl.
"L'aspetto più importante - sottolinea l'assessore comunale all'ambiente, Andrea Ferrari - è che siano state escluse contaminazioni delle produzioni orticole: i lotti possono quindi essere coltivati dagli assegnatari in totale sicurezza. Per quanto riguarda le ipotesi sull'origine dei frammenti ritrovati, è difficile giungere a conclusioni certe. Le operazioni di bonifica dell'area, avviate nel 2007 e costate complessivamente circa 300.000 euro, comportarono la rimozione di decine di strutture abusive realizzate in zona nel corso degli anni, con manufatti in muratura, recinzioni e baracche, molte delle quali dotate di coperture in eternit: di questo materiale furono rimosse e avviate a smaltimento ben 12 tonnellate. Successivamente, l'area fu sottoposta a scorticamento, per uno spessore di 10 centimetri, e la terra rimossa venne smaltita previa vagliatura, costituendo un nuovo strato di coltivo. In corrispondenza dei cumuli più voluminosi di materiale abbandonato sull'area, gli scavi si erano invece spinti sino alla profondità di 50 centimetri. Erano quindi state adottate tutte le cautele più opportune. Ringraziamo gli assegnatari per la tempestiva segnalazione, che ha consentito un intervento altrettanto rapido, e l'Asl per la preziosa collaborazione e per le spiegazioni che hanno consentito di escludere complicazioni a livello sanitario".
Tutti gli assegnatari degli orti della Selvagreca saranno informati della situazione tramite una comunicazione che verrà recapitata da domani, con la quale, rassicurando sull'assenza di pericoli, gli interessati vengono invitati a segnalare eventuali rinvenimenti a livello superficiale di qualsiasi tipo di materiale.
(26-06-2013)