Dopo due anni di sospensione del servizio, per consentire i lavori di realizzazione del nuovo forno crematorio in sostituzione di quello risalente agli anni '80 ed in funzione sino alla fine del 2008, l'attività presso l'impianto di Riolo è ripresa nel gennaio 2011 e da allora è regolarmente proseguita, con una costante crescita di utenti.
Oltre alle migliorie tecnologiche e ad una maggior dotazione di spazi, anche le modalità generali di gestione del servizio si sono evolute rispetto al passato, per soddisfare le esigenze di una domanda in continuo aumento, non solo per l'incenerimento post funerali, ma anche per la riduzione di resti inconsunti dopo la prima sepoltura.
Per dare un'idea del volume di attività che si svolge presso il forno di Riolo, basti pensare che ad oggi nel 2012 sono state effettuate quasi 1300 cremazioni.
In considerazione di tutto ciò, l'amministrazione comunale ha ritenuto di disciplinare le modalità di svolgimento del servizio, attraverso un nuovo strumento, la Carta dei Servizi dell'impianto di cremazione:
"Si tratta di un importante documento - spiega l'assessore ai servizi civici, Giambattista Pera - che ha lo scopo di portare a conoscenza dei cittadini, in maniera semplice, chiara e completa, l'attività svolta nel nostro Comune dal servizio di cremazione. Costituisce uno strumento utile e di facile consultazione, poiché illustra nel dettaglio le caratteristiche, i contenuti, le modalità, i tempi e gli standard di qualità che in tale settore l'amministrazione si impegna a raggiungere nel rispetto delle esigenze di efficienza, efficacia, economicità ed imparzialità cui l'erogazione deve uniformarsi".
La Carta dei Servizi è articolata in una premessa, un sunto storico sulla tradizione della cremazione a Lodi (con riferimenti a Paolo Gorini ed alla So.Crem. intitolata allo scienziato) ed una sezione dedicata ai "principi fondamentali", che a sua volta comprende le disposizioni relative a "Uguaglianza ed imparzialità di trattamento degli utenti", "condizioni specifiche riservate alle zone ed ai soggetti svantaggiati", "accessibilità, continuità, sicurezza, efficienza ed efficacia del servizio", "condizioni del rapporto contrattuale con l'ente", "garanzia del flusso di informazioni all'utente" e "modalità di rilevazione del grado di soddisfacimento del servizio". Quest'ultimo aspetto è sviluppato con una apposita modulistica, scaricabile dal sito internet e reperibile presso gli uffici comunali e presso l'impianto a Riolo, con un modulo per reclami e segnalazioni ed un questionario di valutazione del servizio.
L'apertura del Cimitero di Riolo risale all'epoca austriaca, tra il 1864 e gli inizi del Novecento vennero realizzati diversi interventi urbanistici di ampliamento. Qui ha sede il vecchio forno crematorio, ormai dismesso, nato dalla volontà di Paolo Gorini, forte sostenitore del "Crematojo lodigiano", trasformato oggi in museo al cui interno vengono conservate urne di notevole pregio artistico. Alla fine degli anni '80 viene realizzato un nuovo forno funzionante fino al 2008. Dopo due anni di fermo, necessari per la realizzazione del nuovo progetto, l'impianto ha ripreso la sua attività nel gennaio 2011 rappresentando una novità, oltre che dal punto di vista tecnologico, soprattutto come miglioria di un servizio già esistente e sempre più diffuso. La struttura è stata collocata in spazi più ampi necessari per far fronte a una domanda crescente del servizio di cremazione, inteso anche come riduzione di resti inconsunti dopo la prima sepoltura.
Le recenti normative sulla dispersione delle ceneri e l'affidamento delle stesse hanno contribuito a dare impulso alla realizzazione del progetto. Importante è anche il ruolo di promozione della scelta crematoria svolto in Città dell'Associazione Lodigiana di Cremazione "Paolo Gorini" - So.Crem Associazione di Promozione Sociale con sede in Lodi via dell'Acquedotto, 1 (tel. 0371/420303 e-mail: socremlodi@tin.it), alla quale l'Amministrazione Comunale nel 2010 ha conferito l'attestato di Benemerenza Civica per i cento anni di attività "... svolta con passione e competenza nel segno del ricordo del grande scienziato lodigiano...".