A quasi dieci anni dalla terribile esondazione dell'Adda che nel novembre 2002 vide allagare le zone rivierasche della città, causando ingenti danni ad abitazioni e stabilimenti produttivi e comportando l'evacuazione di numerose famiglie, il piano di messa in sicurezza del tratto urbano del fiume attende ancora di essere completato con un ultimo, ma fondamentale intervento: la realizzazione del nuovo argine in sponda destra a monte del ponte Napoleone Bonaparte.
"E' l'unica opera del piano di cui il Comune non si è fatto direttamente carico - sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - e che resta al palo per ritardi dell'Aipo (l'Agenzia Interregionale per il fiume Po) di cui non si comprendono le motivazioni, nonostante la progettazione sia stata avviata oltre quattro anni fa".
Per sbloccare definitivamente la situazione, l'amministrazione comunale è quindi tornata in questi giorni a sollecitare l'Aipo, prospettando anche l'eventualità di rilevare dall'Agenzia la responsabilità di bandire la gara d'appalto per l'assegnazione dei lavori:
"Ovviamente - chiarisce il sindaco - senza impegnare risorse del nostro bilancio, dato che l'opera, come ci è sempre stato garantito, è già finanziata, e considerati gli ingenti sforzi economici (nell'ordine di oltre 6 milioni di euro) che il Comune di Lodi ha già sostenuto in questi anni per realizzare interventi che tra l'altro neppure gli competevano".
Le rinnovate pressioni per dare finalmente avvio alla costruzione del nuovo argine sono state esercitate anche attraverso una comunicazione, a firma del primo cittadino e dell'assessore alle politiche per il fiume Adda Enrico Brunetti, trasmessa ad Aipo, all'Autorità di Bacino del Po, alla Regione Lombardia ed alla Prefettura di Lodi.
"L'amministrazione comunale - si legge nel documento - ritiene di dover esprimere forte e motivata preoccupazione per lo perdurante stallo delle procedure di indizione della gara di appalto relativa ai lavori di realizzazione delle opere di potenziamento delle difese in sponda destra del tratto urbano del fiume Adda in territorio di Lodi. L'amministrazione comunale ricorda come tali opere si inseriscano nel quadro di un articolato piano di interventi, elaborato d'intesa con gli enti sovracomunali preposti, la cui attuazione è stata promossa in questi anni dal Comune di Lodi con ingenti sforzi finanziari e considerevole impegno amministrativo, che hanno sin qui consentito di provvedere al consolidamento del ponte storico, abbassamento della briglia fluviale a valle del ponte, corazzamento dell'isolotto sorgente in alveo a valle del ponte, potenziamento delle difese in sponda sinistra a monte del ponte ed in sponda destra a valle del ponte, nonché all'avvio dei lavori (attualmente in avanzato stato di esecuzione) dell'innalzamento dell'argine in sponda sinistra lungo il tracciato della strada provinciale 25 Lodi-Boffalora d'Adda, con creazione di una pista ciclabile in affiancamento sino al confine del territorio comunale. Tali significativi risultati, conseguiti grazie ad un incessante lavoro, rischiano tuttavia di essere vanificati se non si procederà in maniera celere all'assegnazione ed alla realizzazione delle opere progettate in sponda destra a monte del ponte, indispensabili a completare un quadro di interventi che risulterebbe altrimenti gravemente deficitario".
"Questa situazione - commenta l'assessore Brunetti - non è più sostenibile. Il progetto preliminare del nuovo argine è stato presentato ufficialmente da Aipo addirittura nel dicembre 2008 e più recentemente, a margine di un convegno pubblico organizzato a Lodi dalla Regione Lombardia il 17 novembre 2011, rappresentanti della Regione stessa e tecnici progettisti dell'Agenzia avevano annunciato "l'imminente inizio" dei lavori, in teoria programmato per la primavera di quest'anno. Invece, siamo ancora al punto di partenza. Tra l'altro, alcuni aspetti progettuali delle opere in questione non ci convincono, perchè in base alle valutazioni sviluppate dai nostri tecnici ed alle osservazioni formulate da privati ed associazioni riteniamo possano costituire elementi di criticità, sui quali sarebbe indispensabile un momento di confronto con Aipo".
"Se l'Agenzia non è in grado di gestire la partita per sue difficoltà organizzative - conclude il sindaco - il Comune di Lodi è pronto a rilevare il ruolo di stazione appaltante, facendosi carico di completare le relative procedure, come d'altro canto è già avvenuto per il potenziamento dell'argine in sponda sinistra lungo la strada provinciale per Boffalora, di cui il Comune ha completato la progettazione, ha integrato il finanziamento ed ha indetto la gara d'appalto, subentrando alla Provincia. Basta che ce lo dicano, perché lasciare un fianco della città scoperto alle insidie del fiume non avrebbe alcun senso dopo tutti gli sforzi che abbiamo sostenuto in questi anni".
(21-09-2012)