Obiettivi più selezionati e risorse concentrate sui progetti più significativi, già in grado di essere messi rapidamente "in cantiere". Sono questi gli elementi principali del nuovo Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale, messo a punto definitivamente nel corso dell'estate e approvato pochi giorni fa dalla giunta comunale.
L'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è il documento con cui la Regione e le istituzioni locali individuano gli interventi considerati strategici per lo sviluppo del Lodigiano.
I sottoscrittori dell'Accordo sono Regione Lombardia, Provincia di Lodi, Camera di Commercio di Lodi e Comune di Lodi: i rapporti tra questi soggetti avvengono all'interno di un Comitato di Coordinamento, che per l'attività operativa si avvale di una Segreteria Tecnica, in cui sono rappresentati tutti i partner dell'iniziativa e che fa riferimento allo Ster (il servizio territoriale della Regione). Il Comitato di Coordinamento si è insediato nel febbraio 2006 e l'Accordo è stato firmato nel luglio 2007; da allora è stato sottoposto ogni 6 mesi a verifiche sullo stato di attuazione dei progetti. Nel febbraio del 2011 il Comitato di Coordinamento ha deciso di procedere ad aggiornare gli obiettivi indicati nell'Accordo del 2007, elaborando di fatto un nuovo Accordo, che, in considerazione del diverso grado di definizione dei progetti, definisse un Programma d'Azione concentrato sugli interventi che già si trovano ad un avanzato livello di progettazione e di programmazione finanziaria.
L'1 agosto 2012 il Comitato di Coordinamento ha quindi ratificato i nuovi obiettivi selezionati dalla Segreteria Tecnica, mettendo così a punto la versione aggiornata dell'Accordo, che ora deve essere approvata da tutti i partner e poi formalmente sottoscritta. Nel frattempo, la giunta comunale di Lodi ha provveduto a formulare il suo parere positivo, conferendo mandato al sindaco per sottoscrivere l'Accordo.
Gli interventi previsti nel nuovo Accordo sono 30: 2 relativi al Polo universitario di Lodi; 5 interventi di sostegno all'impresa; 9 interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale; 1 per il sistema delle acque; 3 per il sistema delle infrastrutture; 3 interventi di prevenzione e sicurezza; 1 intervento per l'edilizia sociale ed i servizi abitativi; 2 interventi in materia di conciliazione e famiglia; 3 interventi di edilizia sanitaria ed assistenziale.