"Il processo di revisione delle Province avviato con il decreto sulla "spending review" deve rappresentare in Lombardia un'opportunità per mettere a punto una riorganizzazione complessiva del sistema amministrativo, a partire dalla presenza sui territori dei servizi decentrati. E' quindi auspicabile che tutte le istituzioni coinvolte e le forze politiche sappiano cogliere questa prospettiva, mettendo a punto un modello condiviso".
Lo dichiara Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e vice presidente lombardo del Consiglio delle Autonomie Locali, l'organismo a cui il meccanismo individuato dal Governo per la modifica delle circoscrizioni provinciali assegna l'iniziativa di formulare le proposte di ccorpamento tra le Province che soddisfano i requisiti minimi demografici e dimensionali e quelle, al di sotto di questi standard, destinate a scomparire.
"Siamo di fronte ad un passaggio delicato ed importante - sottolinea Guerini - una sfida per le nostre comunità locali. C'è bisogno di una visione strategica che abbia ampio respiro, perché sbaglieremmo se ci limitassimo ad un approccio formale ed al mero tentativo di conciliare numeri e dati per creare sulla carta nuove aggregazioni territoriali. Sono sicuro che il Consiglio delle Autonomie Locali avvierà una riflessione approfondita e di sostanza, ma è indispensabile che questo lavoro si sviluppi in perfetta armonia con tutte le componenti del sistema istituzionale lombardo (dalla giunta regionale al consiglio regionale, dalle Province ai Comuni capoluogo, sino alle comunità locali, nelle loro varie espressioni), per individuare soluzioni condivise che consentano di mettere a punto un nuovo e più avanzato modello di organizzazione dell'amministrazione pubblica e delle sue funzioni sui territori. L'orizzonte verso il quale dovremmo muoverci è quello di "poli di servizi" che coniughino efficienza ed economicità alla maggior prossimità possibile ai soggetti fruitori. Solo così sarà possibile trasformare questo processo di revisione in una proficua chance di cambiamento, capace di produrre effetti concreti per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini".
"Acquisiti i contenuti della recente deliberazione del Governo con cui sono stati fissati i requisiti dimensionali delle "nuove" Province, dobbiamo attendere l'esito del confronto parlamentare sulla conversione in legge del decreto - conclude Guerini - Da quanto si apprende, la versione definitiva del provvedimento dovrebbe prevedere tempi maggiormente dilatati per giungere alla decisioni conclusive sugli accorpamenti, ma sarebbe un errore rallentare i ritmi del confronto. Dobbiamo al contrario accelerare, convocando tempestivamente il Consiglio delle Autonomie Locali e avviando confronti ad ogni livello".
(24-07-2012)