I 52 insediamenti condominiali della città in cui sono in funzione impianti centralizzati di riscaldamento risalenti a prima dell'agosto 1997 potranno usufruire di una proroga di un anno dei termini fissati dalla Regione Lombardia per l'installazione dei termoregolatori sui termosifoni delle abitazioni, purché utilizzino questo periodo per collegarsi alla rete del teleriscaldamento (dove raggiungibile) o in alternativa elaborare un progetto di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, che prenda in considerazione anche l'eventuale sostituzione dei generatori vetusti. Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla giunta municipale, su proposta dell'assessore all'ambiente Simone Uggetti, con cui l'amministrazione comunale ha deciso di esercitare la facoltà di deroga rispetto alle scadenze regionali.
"I termini per l'installazione dei termoregolatori, fissati dalla Regione con un provvedimento del 23 maggio che è stato illustrato ai Comuni solo l'11 giugno, scadrebbero infatti l'1 agosto - spiega Uggetti - Francamente, non era pensabile che in meno di due mesi ciò sarebbe stato possibile, anche perché gli interventi di termoregolazione e contabilizzazione dei consumi di calore dei singoli appartamenti hanno natura di spesa condominiale e come tali devono essere approvati. Sentito anche il parere di alcuni amministratori, abbiamo quindi ritenuto opportuno prorogare la scadenza di un anno, indicando ai soggetti interessati di utilizzare questo maggior tempo a disposizione per promuovere concrete iniziative di razionalizzazione dei consumi energetici, con il duplice intento di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, a beneficio dell'ambiente, e di ridimensionare i costi per il riscaldamento, con beneficio economico per gli inquilini".
Gli impianti in questione sono quelli di potenza superiore a 350 kW installati prima dell'agosto 1997, che secondo i dati del Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici nel Lodigiano ammontano complessivamente a 166, di cui 52 a Lodi e 114 nel resto del territorio. Le disposizioni regionali stabiliscono altre due scadenze: all'1 agosto 2013 per gli impianti centralizzati di potenza superiore a 116kW installati prima dell'agosto 1998 (114 a Lodi, 518 in tutto il Lodigiano) ed all'1 agosto 2014 per tutti i rimanenti, di qualsiasi potenza (305 a Lodi, 2.036 in tutto il Lodigiano). Per la città di Lodi (in quanto avente popolazione superiore a 40.000 abitanti), i relativi provvedimenti sono di competenza dell'amministrazione comunale, per il resto del territorio la prerogativa è invece in capo alla Provincia.
"La delibera regionale - sottolinea l'assessore Uggetti - consentiva ai Comuni di valutare anche l'allineamento di tutte le scadenze all'agosto 2014, in relazione alla concentrazione media annuale degli inquinanti in atmosfera, al tipo di combustibile utilizzato ed all'effettiva disponibilità di fornitura dei sistemi di termoregolamentazione in condizioni di effettiva competitività. Tenuto conto che in città non esistono impianti a gasolio da convertire e che la situazione dell'inquinamento atmosferico a Lodi, come in tutta la fascia padana, è notoriamente critica, abbiamo ritenuto che non fosse il caso di rinviare tutto indistintamente di due anni, perché ciò provocherebbe un significativo ritardo nella realizzazione degli interventi finalizzati alla riduzione dell'inquinamento. Il nostro Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile include infatti il settore residenziale tra i principali ambiti di intervento per l'abbattimento delle emissioni di CO2 generate in città, con iniziative specifiche per promuovere l'utilizzo razionale dell'energia per la climatizzazione invernale".
(18-06-2012)