Si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 1.258.000 euro l'esercizio finanziario 2011 del Comune di Lodi, il cui conto consuntivo è stato licenziato ieri dalla giunta e verrà prossimamente portato all'esame del consiglio comunale per l'approvazione.
L'avanzo (frutto del saldo positivo tra entrate accertate pari a 64.967.000 euro e spese impegnate pari a 63.709.000 euro) attiene per 638.000 euro alla parte corrente (in particolare al fondo svalutazione crediti stanziato a inizio esercizio e rimasto non utilizzato) e per 620.000 euro alla parte investimenti (255.000 euro di contributo per ripristini stradali da parte di Linea Distribuzione, società concessionaria del servizio gas, e circa 365.000 euro per maggiori oneri di urbanizzazione e monetizzazione di aree).
Sul fronte delle entrate, quelle tributarie sono risultate pari a 23.302.000 euro (compresi 4.465.000 euro del fondo di riequilibrio e 7.317.000 euro di trasferimenti statali a titolo di compartecipazione Iva), le extratributarie 13.934.000 euro, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 12.784.000 euro, contributi e trasferimento correnti 6.491.000 euro, servizi conto terzi 3.410.000 euro, accensione prestiti 170.000 euro. Le uscite si sono articolate in 46.414.000 di correnti, 7.466.000 per investimenti, 3.410.000 per servizi conto terzi e 6.417.000 per rimborso prestiti, in quest'ultimo caso per effetto soprattutto della manovra di estinzione anticipata di alcuni mutui finanziata per 5 milioni di euro con parte dei proventi incassati nel corso dell'anno per l'alienazione di patrimonio immobiliare.
"Questo massiccio intervento finalizzato alla riduzione dell'indebitamento dell'ente, che peraltro ammontava a importi ben inferiori al margine effettivamente sostenibile alla luce dei fondamentali di bilancio, rappresentava uno degli obiettivi prioritari dello scorso esercizio - ricorda il sindaco, Lorenzo Guerini - annunciato già in sede di approvazione del preventivo. Già apprezzabili dal risultato a consuntivo 2011 di alcuni indicatori finanziari (per esempio l'indebitamento pro capite, sceso da 541 a 492 euro, nonché l'incidenza dell'indebitamento sulle entrate correnti, scesa da oltre il 50 a poco meno del 47 per cento, contro un limite normativo del 150 per cento), i riflessi positivi di questa scelta potranno essere ancor più percepiti sui conti del 2012, grazie a risparmi di parte corrente per circa 600.000 euro sulla spesa per rimborso di prestiti e ad una ulteriore riduzione dello stock di indebitamento (attualmente pari a 21.931.000 euro contro i 23.765.000 del 2010), in virtù dell'applicazione effettiva di circa il 60 per cento dei 5 milioni a questo scopo stanziati nel 2011".
Tra gli indicatori finanziari dell'ultimo esercizio, spiccano anche il crollo dei trasferimenti erariali pro capite (da 217 a 35 euro) e di contro l'aumento della pressione tributaria pro capite (da 419 a 591 euro):
"Si tratta di due elementi strettamente correlati - spiega l'assessore al bilancio, Giambattista Pera - La riduzione di oltre l'80 per cento dei trasferimenti ordinari dello Stato è stata infatti accompagnata dall'applicazione del fondo di riequilibrio, che per disposizione normativa deve essere imputato nel bilancio tra le entrate tributarie, così come la quota versata al Comune a titolo di compartecipazione al gettito Iva. Depurata di questi due elementi e degli importi riscossi grazie agli accertamenti su tributi pregressi non versati in realtà la pressione tributaria effettiva è rimasta invariata".
Passando all'analisi delle spese correnti, l'incidenza maggiore è relativa ai servizi sociali, che coprono una quota di oltre il 28 per cento del totale, seguiti da amministrazione, gestione e controllo (voce in cui rientrano anche le retribuzioni del personale, che ammontano a 10.476.000 euro, pari al 22 per cento del totale della spesa corrente, con 282 dipendenti di ruolo rispetto ad una pianta organica di 339) con il 25 per cento, quindi l'ambiente (18 per cento), l'istruzione pubblica (circa il 9 per cento), viabilità e trasporti (quasi il 7 per cento), la cultura (quasi il 6 per cento) e la polizia locale (poco meno del 4 per cento). La spesa per investimenti è stata invece destinata per il 34 per cento a viabilità e trasporti, il 24 per cento all'amministrazione generale, il 19 per cento all'istruzione, l'8 per cento all'ambiente, il 7 per cento alla cultura.
Infine, un sguardo ai servizi a domanda individuale, che rispetto a spese complessive per 3.378.000 euro fanno registrare introiti da pagamenti di tariffe per 3.023.000 euro, per una copertura dell'89,5 per cento ed un disavanzo di 354.000 euro. I bassi indici di copertura di servizi come le mense scolastiche (17,5 per cento: 875.000 euro di spesa a fronte di entrate per 153.000 euro), gli impianti sportivi (13 per cento: 390.000 euro di uscite, 52.000 euro di entrate), il teatro (30 per cento: 594.000 euro di spese, 179.000 euro di entrate), le colonie ed i centri ricreativi (50 per cento: 137.000 euro di spese, 69.000 euro di entrate) e quello più alto ma comunque inferiore alla quota di equilibrio degli asili nido (85 per cento: 682.000 euro di spese, 581.000 euro di entrate) sono in parte compensati dai saldi positivi di parcheggi custoditi e parcometri, che incassano 1.829.000 euro a fronte di spese di gestione pari a 618.000 euro.
(27-03-2012)