E' stata dedicata alla complessa questione dell'applicazione dell'Imu la riunione del primo dei gruppi tematici di lavoro costituiti nell'ambito del Tavolo per l'Economia, promosso dall'amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni delle categorie produttive e le organizzazioni sindacali.
"Un argomento delicato - commenta il sindaco Lorenzo Guerini, al termine dell'incontro svoltosi presso la sala "Marco Magrini" di Palazzo Broletto - ancora ricco di aspetti da approfondire, dato che si tratta di una imposta basata su meccanismi che in parte differiscono da quelli dell'Ici, a partire dalla quota di gettito riservata allo Stato, che verrà calcolata sulla base dell'aliquota ordinaria stabilita per legge, indipendentemente dall'eventuale volontà del Comune di applicare aliquote ridotte per alcune categorie di immobili. Ciò rappresenta una doppia penalizzazione per l'ente locale: infatti, già con le aliquote ordinarie è improbabile che il gettito dell'Imu possa compensare i tagli ai trasferimenti statali, se poi venissero deliberate aliquote ridotte questo disavanzo aumenterebbe ulteriormente. Nell'incontro di oggi ho spiegato che il Comune non ha nessuna intenzione di utilizzare l'Imu come leva per fare cassa e che anzi l'amministrazione sarebbe intenzionata a moderare le aliquote, ma sarà necessario individuare misure che consentano di preservare l'equilibrio dei conti".
"Intanto, è opportuno segnalare come dato positivo che su una questione così importante l'amministrazione e le parti sociali stanno dialogando in modo costruttivo - sottolinea l'assessore alle attività produttive, Simone Uggetti - Cercheremo insieme le soluzioni più efficaci, tenendo conto di tutti i fattori in campo. La considerazione di partenza è che i coefficienti di rivalutazione delle rendite degli immobili stabiliti dalla legge comporterebbero, ad aliquote ordinarie, significativi rincari dell'imposta, che in base alle nostre simulazioni si collocherebbero sopra l'80 per cento per negozi, uffici ed istituti di credito, sopra il 60 per cento per i laboratori e attorno al 40 per cento per gli stabilimenti produttivi".
"Ipotizzando l'applicazione delle aliquote ordinarie - spiega l'assessore al bilancio, Giambattista Pera - a Lodi il gettito Imu per il 2012, depurato della quota da versare allo Stato, sarebbe superiore a quello 2011 dell'Ici, ma non sufficiente a colmare il taglio dei trasferimenti statali, stimato nell'ordine di circa 2.100000 euro. Stiamo comunque dettagliando ulteriormente le nostre simulazioni, per verificare se esista un margine che consenta interventi di sgravio".
"Abbiamo già elaborato alcune ipotesi di riduzione, sia per determinate categorie di immobili produttivi che di abitazioni - informa il sindaco - ma ad oggi non è possibile anticiparle, perché richiedono ancora accertamenti. Di sicuro, c'è la volontà di ridimensionare l'impatto dell'Imu, che per alcune fasce di contribuenti potrebbe altrimenti essere pesante. Proseguiremo in questo lavoro di verifica, confrontandoci con le parti sociali".
Il calendario delle riunioni dei gruppi tematici del Tavolo dell'Economia prevede per venerdì 9 marzo un incontro dedicato a commercio, turismo, artigianato e promozione dell'immagine della città; martedì 13 marzo verrà esaminata una bozza di protocollo per valorizzare la partecipazione delle imprese del territorio ai bandi di gara pubblici; venerdì 16 marzo gli argomenti in programma sono invece quelli della green economy, innovazione tecnologica e riorganizzazione dell'area insediamenti produttivi di San Grato.
(06-03-2012)