Promuovere una diversa e migliore percezione di un'area genericamente considerata "problematica", quella che si estende attorno a piazza Martiri della Libertà e che ha nella cosiddetta "Muraglia" (l'insediamento di edilizia sociale che sorge tra via Colombo, viale Pavia e, appunto, piazza Martiri della Libertà) uno dei suoi luoghi simbolo. E' questo l'obiettivo del progetto "La casa del Quartiere", promosso dal Comune in collaborazione con la Cooperativa Sociale Microcosmi e sostenuto da uno stanziamento di 200.000 euro del Ministero dell'Economia e da un contributo di 150.000 euro della Fondazione Cariplo. Presentata nelle sue linee generali nel febbraio 2010 con un'assemblea pubblica svoltasi presso l'Itis Volta di viale Giovanni XXIII, l'iniziativa prevede la realizzazione di un nuovo centro civico (il cui progetto è stato elaborato dall'architetto Paola Benelli) ed un programma di attività di promozione sociale, curato da Microcosmi e presentato oggi nel corso di una conferenza stampa.
"Lo spunto dell'iniziativa - ha spiegato l'assessore ad ambiente ed urbanistica, Simone Uggetti - è quello di partire dalle criticità di cui soffre questa zona della città per trasformarle in un'opportunità. L'area in questione, che coincide con lo spazio sottostante il viadotto di viale Europa, viene infatti da sempre considerata problematica, a causa dell'utilizzo improprio degli spazi, delle frequentazioni notturne rumorose e soprattutto della mancanza di sicurezza percepita dei residenti. D'altra parte, questo contesto non è privo di potenzialità, visto che il parco Martiri della Libertà è situato in una zona residenziale densamente abitata e senza traffico, vicina alle scuole e alla parrocchia, in cui sono già presenti attraversamenti ciclo-pedonali, attrezzature ludico ricreative e strutture sportive. Attraverso il coinvolgimento dei residenti, si è cercato allora di individuare le strategie più efficaci per la riqualificazione dell'area, prevedendo la realizzazione di un centro civico comprendente gli spazi per lo svolgimento del Doposcuola Popolare, una sala gioco, un chiosco/bar, una sala polivalente, ufficio/amministrazione e servizi igienici".
Parallelamente alla progettazione esecutiva del primo lotto dei lavori di realizzazione delle strutture del centro civico (che si estenderanno complessivamente per 296 metri quadrati, così suddivisi: 120 metri quadrati per la sala polivalente, 70 per le aule del Doposcuola Popolare, 50 per la sala gioco, 35 per il chiosco/bar, 14 adibiti ad ufficio e 7 per i servizi igienici), la cooperativa Microcosmi ha nel frattempo sviluppato la programmazione di azioni specifiche rivolte al sostegno familiare, alla mediazione dei conflitti, all'accompagnamento di soggetti fragili, al fine di sviluppare il "capitale sociale" del quartiere.
"All'interno del quartiere - ha ricordato l'assessore alle politiche sociali, Silvana Cesani - sono già attive iniziative di sostegno alla popolazione: attività di supporto allo studio dei ragazzi in età scolare, piccoli laboratori di artigianato per le donne, corsi di lingua italiana per stranieri, eventi ludici e culturali rivolti in particolare alla fascia giovanile. Questi progetti rientrano nelle buone prassi e nelle risorse da tenere in grande considerazione e da coinvolgere attivamente per ricostruire il tessuto comunitario e creare reti di sicurezza attraverso la coesione sociale. Destinatari delle iniziative che saranno ospitate nella "Casa del Quartiere" saranno in particolare nuclei familiari problematici, donne con forte carico di cura, anziani e giovani abitanti del quartiere. Il nuovo centro civico è stato pensato come un luogo in grado di valorizzare il capitale relazionale già presente, di creare aggregazione con attività diurne e serali e di innescare alcuni interventi innovativi, coordinati ed in parte gestiti da Microcosmi".
"Questo progetto - ha aggiunto l'assessore Uggetti - assume una valenza innovativa poiché concilia l'intervento di riqualificazione urbana con quello di promozione sociale. La riqualificazione urbana è quindi un'occasione per la riattivazione delle risorse presenti sul territorio, per la valorizzazione di quelle esistenti e per l'avvio di azioni innovative e coerenti con i bisogni dei cittadini".
"In questo percorso - ha sottolineato Simona Bernasconi della cooperativa Microcosmi - il nostro ruolo è quello di supportare l'amministrazione comunale, fornendo le competenze operative e tecniche necessarie all'accompagnamento delle realtà esistenti verso l'inclusione nella "Casa del Quartiere" intesa come una casa comune, in cui poter condividere le finalità del progetto, costruendone insieme le modalità per il successo. Il metodo utilizzato sarà quello dell'incontro, dell'ascolto e della valorizzazione della progettazione partecipata. Inoltre, ci occuperemo del coordinamento, avvio e gestione dello sportello cittadino-servizi, in due tempi differenti: durante la costruzione del Centro, presso uno spazio identificato all'interno del quartiere; a costruzione avvenuta, negli spazi in condivisione all'interno della "Casa del Quartiere". Lo sportello è inteso come luogo che, partendo dalla lettura dei bisogni (lavorativo, sociale, assistenziale, sanitario) accompagni il cittadino ai servizi territoriali (Centro per l'Impiego ed agenzie di lavoro, servizi sociali, consultori, Consorzio per i Servizi alla Persona, Sportello Stranieri, Sportello d'Ascolto Caritas etc.). In futuro, si prevede anche l'attivazione di uno spazio per la mediazione dei conflitti e la promozione di attività ludico-ricreative, partendo dall'analisi delle risorse presenti nel quartiere (associazioni, parrocchie, centri giovanili...), attraverso la convocazione di un tavolo di progettazione e di attuazione degli eventi. Le attività sono pensate per aumentare la fiducia e la conoscenza di sé e degli altri, promuovere l'integrazione dei singoli e delle diversità, tutelare le differenti peculiarità, sviluppare capacità di comunicazione e cooperazione. Gruppi di giovani e adulti, alcuni dei quali già attivi nelle reti associative locali, saranno pertanto coinvolti in percorsi di inchiesta volti a valorizzare la costruzione condivisa della memoria e della consapevolezza delle dinamiche di mutamento sociale di questa specifica zona della città".
(24-01-2012)
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