"Siamo contenti che la Provincia abbia manifestato la volontà di contribuire alla risoluzione di un nodo viabilistico critico come quello dell'intersezione tra la tangenziale sud e la strada provinciale 23 Lodi-Borghetto, perché si tratta di una situazione che si riflette senz'altro sulle condizioni della viabilità urbana di Lodi ma che altrettanto chiaramente ha una portata di respiro territoriale. Ringraziamo pertanto l'amministrazione provinciale per aver assunto questo importante impegno e la invitiamo a proseguire il confronto per accelerare il più possibile la definizione dell'intervento, portando all'attenzione dell'Anas, ente proprietario della strada in questione, la richiesta del Lodigiano di mettere mano in termini solleciti e definitivi ad un problema significativo".
Lo dichiara il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, a seguito della presentazione, avvenuta ieri, del Programma Triennale 2012-2014 delle Opere Pubbliche della Provincia, in cui è stato inserito uno stanziamento per la riqualificazione dello svincolo in località Faustina della tangenziale sud.
"L'intento espresso dalla Provincia - prosegue Guerini - si aggiunge alla disponibilità dichiarata da tempo dal Comune di mettere a disposizione una parte delle risorse necessarie, che secondo le ultime stime ammontano complessivamente a circa 5 milioni di euro, per un'opera di competenza sovraterritoriale; gli enti locali sono quindi pronti a sostenere lo sforzo che Anas dovrà affrontare per rimuovere una situazione di evidente disagio, causata dal fatto che lo svincolo in questione è rimasto l'unico con rotatoria a raso lungo l'intero tracciato delle tangenziale, senza suddivisione tra i flussi di traffico destinati a proseguire lungo la tangenziale stessa e quelli in attraversamento, per l'ingresso e l'uscita dalla città, determinando, soprattutto nelle ore di punta, rallentamenti, code e non di rado fattori di rischio".
La realizzazione di un sottopasso in corrispondenza dell'intersezione tra la tangenziale, la provinciale 23 e via San Colombano è stata peraltro inserita nel 2007 come opera prioritaria nell'Accordo di Programma per la Bre.Be.Mi. ed in base a quell'intesa dovrebbe beneficiare di un contributo regionale fino al 40 per cento dei costi complessivi.
Nel corso della presentazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia è stato inoltre fatto riferimento alla realizzazione della nuova sede dell'Istituto Superiore Einaudi, nel complesso del polo scolastico di via Spezzaferri a Lodi, in base ad un accordo con il Comune di Lodi che prevede che quest'ultimo contribuisca in misura del 40 per cento ai costi dell'opera.
A tale proposito, secondo quanto riportato oggi dalla stampa, esponenti dell'amministrazione provinciale hanno dichiarato che l'intervento non sarebbe ancora iniziato a causa del diniego del Comune di Lodi sul progetto.
"Su questo aspetto - affermano gli assessori comunali ad ambiente ed urbanistica, Simone Uggetti, ed alle opere pubbliche, Enrico Brunetti - è opportuno essere molto chiari: se c'è qualcuno che è in ritardo non è certo il Comune. Il progetto presentato dalla Provincia non può essere approvato, perché non rispetta le norme sull'efficienza energetica del nostro Regolamento Edilizio, nel quale, come noto, dal 2008 sono state inserite nuove prescrizioni particolarmente avanzate. Questa cosa è stata fatta presente in più occasioni alla Provincia e ci aspettiamo che venga finalmente recepita, magari anche con una progettazione che non sia semplicemente conforme al livello minimo richiesto, ma che si distingua per eccellenza, perché anche in questo campo l'amministrazione pubblica dovrebbe cercare di essere esemplare, soprattutto trattandosi di un edificio scolastico, lanciando in questo senso un forte e concreto messaggio educativo".
"L'amministrazione comunale di Lodi non è interessata a polemiche che non servono a risolvere i problemi - conclude il sindaco - soprattutto se si tratta di relazioni con altre istituzioni locali, con le quali siamo impegnati a propiziare collaborazioni nell'interesse del territorio. Il Comune di Lodi non ha mai rilasciato dichiarazioni per imputare ritardi o mancanza di volontà ad altri enti, anche quando si è trattato di assumere responsabilità che non le spettavano ma che i soggetti competenti non hanno potuto, per una serie di motivi, esercitare".
(28-10-2011)